I tecnici inviati dal ministro Grillo hanno raggiunto stamani l’ospedale di Termoli per fare luce sulle circostanze del decesso del 47enne di Larino. Intanto è stato autorizzato l’espianto degli organi e s’indaga per le ipotesi di reato di lesioni gravissime e omissioni in atti d’ufficio
TERMOLI. Gli ispettori, inviati dal ministro della Salute Giulia Grillo, hanno raggiunto stamani il Molise per verificare lo stato della sanità locale e fare luce sul decesso del 47enne di Larino, colpito da aneurisma cerebrale e trasferito a San Giovanni Rotondo solo due ore dopo il malore a causa di una serie di incresciosi eventi: l’ambulanza chiamata per il soccorso era impegnata in altro intervento e il macchinario per la Tac dell’ospedale San Timoteo di Termoli non era funzionante in quanto in stato di manutenzione programmata.
Gli esperti ministeriali sono arrivati al nosocomio della città costiera poco dopo le 11 ed hanno subito iniziato le proprie attività.
Intanto, emergono alcuni dettagli sul caso dello sfortunato paziente: fonti Ansa riferiscono che, al momento dell’arrivo nell’ospedale termolese, l’uomo era già in stato di coma e oggi, nella struttura ospedaliera garganica, ne è stata ufficialmente dichiarata la morte.
La famiglia ha così autorizzato l’espianto degli organi e, come confermato dal legale Michele Urbano sempre all’Ansa, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Larino.
E’ stata così disposta l’autopsia sul corpo e il sostituto procuratore Fabio Papa ha aperto un’inchiesta per le ipotesi di reato, contro ignoti, di lesioni gravissime e omissione in atti d’ufficio.
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