Il direttore generale ha letto lo sfogo della donna sui social: il test da coronavirus è in fase di processazione. L’uomo era malato di tumore
ISERNIA. C’è anche chi muore d’altro, in una fase in cui l’unico male sembra essere diventato il killer sconosciuto, quel Covid-19 che ha costretto l’Italia tutta in quarantena. E’ il caso di un uomo di appena 45 anni, originario di Vastogirardi, deceduto ieri al Veneziale di Isernia a seguito di una neoplasia che lo ha costretto a lungo a lottare.
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La moglie, in uno sfogo su Facebook, ha chiesto dignità per una morte già inaccettabile. Sul corpo, infatti, è stato effettuato un tampone post mortem per accertare se il 45enne non avesse contratto il Covid, costringendo così a prolungare la sofferenza della donna: “Dopo più di 24 ore – ha scritto – è ancora seminudo, ricoperto solo da un telo perché stiamo aspettando l’esito del tampone effettuato ieri mattina alle 8. Nel dolore della perdita di una persona così giovane, padre di due bimbi piccoli, lo strazio infinito di vedere calpestata la dignità di un ragazzo. Non sono sufficienti tutte queste ore per avere l’esito del tampone? Dobbiamo aspettare ancora per salutare mio marito?”. Ma il disperato appello non è passato inosservato, con il direttore generale Asrem Oreste Florenzano che ha risposto, sul social network, chiedendo alla donna di dargli il suo numero per poterla aiutare. “Mi sono sentito in obbligo di chiamare la signora per dare tutto il supporto possibile – ha detto il vertice Asrem, interpellato dall’Anasa – sono momenti difficili dove le tragedie personali si intrecciano con la pandemia. L’ho informata che il tampone prelevato ieri è in processazione”.
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