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‘Nel nome del vino’: la letteratura sposa il teatro per raccontare il Molise

Isernia/ Il libro, scritto a quattro mani da Antonio Valerio e Gioconda Marinelli, sarà presentato sabato sul palco dell’auditorium in chiave drammaturgica


ISERNIA. “Una sfida nata davanti a un calice di bianco”. Così Gioconda Marinelli, coautrice del libro ‘In nome del vino’, racconta la nascita dell’opera scritta a quattro mani con l’imprenditore isernino Antonio Valerio. Il vino come filo conduttore per un viaggio ideale attraverso la riscoperta del passato e delle tradizioni del Molise, con un finestra ben aperta sul futuro. “Durante il nostro primo incontro – ha detto la scrittrice – Antonio Valerio mi ha dato delle indicazioni. La sua idea era quella di fare del vino lo specchio del territorio. Un territorio che ci accomuna. La sfida è stata mettere dentro la storia un condensato del Molise”. Il risultato è una fiaba senza tempo, dove si intrecciano storia, leggende e peculiarità che fanno del Molise un territorio unico.

locandina“Ne è venuto fuori un libro ‘agile’ – ha raccontato ancora la Marinelli – dove dentro ho infilato a mo’ di favola l’emigrazione, la transumanza e la storia dei Sanniti. E’ un libro – ha aggiunto – che parla dell’anima del Molise per raccontarla al di fuori del Molise, sotto un’altra luce”. Un tuffo nel passato dunque, alla riscoperta dei valori, quelli veri. “Il vino è il fil rouge – ha spiegato la scrittrice – che si affaccia su ogni aspetto del Molise, aspetti che rendono il Molise saporoso, proprio come il suo vino. Un Molise fuori dal caos che guarda non solo al passato ma anche al presente e al futuro”. Ricordare il passato guardando al futuro. Anche per questo non mancano nell’opera i riferimenti storici al popolo dei Sanniti. Un popolo valoroso e fiero, tanto da essere capace di infliggere umilianti sconfitte ai Romani prima di essere da loro definitivamente sgominato e colonizzato. “I Sanniti furono piegati – ha ricordato la Marinelli – ma non privati del loro spirito di libertà e dell’orgoglio della propria identità”. Non mancano, infine, riferimenti autobiografici dei due autori. Per la Marinelli, la famosa arte campanaria delle Pontificie Fonderie di Agnone e per l’azienda Campi Valerio, i rinomati vini prodotti: Sannazzaro, Calidio, Fannia, Opalia, nonché due validissimi spumanti. 

Un’opera letteraria che ora è divenuta una pièce teatrale, realizzata in collaborazione con la compagnia ‘Le nuvole teatro’ diretta da Gianni Afola. Lo spettacolo andrà in scena sabato sera alle ore 20.30, all’auditorium di Isernia. Sul palco Barbara Amodio, Gianluca Pezzino (pianoforte e voce) e Cinzia Lombardi (danzatrice). Seguirà la degustazione dei vini Campi Valerio. L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Isernia, l’Associazione Italiana Sommelier e il Rotary Club. “La letteratura – ha concluso Gioconda Marinelli – diventa teatro per un ascolto più diretto, che arriva dritto al cuore delle persone”.

GUARDA IL VIDEO PROMOZIONALE DELLO SPETTACOLO

 

NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI

Gioconda Marinelli: naturalista e biologa, scrittrice e giornalista, collabora con il quotidiano Il Mattino. Ha pubblicato poesie, biografie di artisti, un saggio su Michele Prisco, e con Maria Orsini Natale “Il girasole della memoria” e “Canto a tre voci” (Avagliano), oltre ad alcuni libri con Dacia Maraini tra cui Dizionarietto quotidiano (Bompiani). Con le ed. Giovane Holden: Quale amore sulla violenza contro le donne.  Con Homo scrivens: “Teatro” e “La vesuviana”. Ha firmato monografie sull’antica arte campanaria della sua famiglia di fonditori di Agnone, nel Molise.

 antonio valerioAntonio Valerio: Architetto per studi, viticoltore per vocazione e passione. La sua azienda “Campi Valerio” trae origine dall’antica cantina fondata nel 1972 nel cuore dei vigneti del principe Giovanni Pignatelli, casato all’epoca presente nel territorio di Monteroduni che produceva due vini: La Selvotta e il S. Nazzaro. E’ riuscito a recuperare gli antichi vigneti della zona, in stato di abbandono e ha iniziato un percorso di ricerca finalizzato al rilancio del territorio, la sua meravigliosa avventura.

Nel nome del vino

Compagnia Le Nuvole Teatro diretta da Gianni Afola

Elaborazione drammaturgica di Barbara Amodio

con Barbara AMODIO (voce recitante), Cinzia LOMBARDI (danzatrice),

Musiche composte ed eseguite dal Maestro Gianluca PEZZINO

Lo spettacolo, attraverso la parola, la voce, la musica, la danza, lentamente avvolge lo spettatore che si ritroverà nel turbine dei sensi, chiamati uno per uno all’appello, pregustando così quel tripudio di profumi racchiusi in un sottile calice.

Note biografiche degli artisti

Barbara AMODIO

Attrice, regista, poeta, autrice di testi teatrali, Capocomico della compagnia ‘LE NUVOLE TEATRO’. Oggetto di studio all’Università LA SAPIENZA di Roma, per essere stata la più giovane (a soli 11 anni) Lady MACBETH nella storia del teatro, nella versione di COSIMO CINIERI.

Come ATTRICE e REGISTA ha lavorato in coppia con i più grandi nomi del teatro italiano come:

ARNOLDO FOA’                                        MAURIZIO MICHELI

COSIMO CINIERI                                              ROBERTO HERLITZKA

ARNALDO NINCHI                                             ENRICO LOVERSO

EDOARDO SIRAVO                                             GIANNI MUSY

PIERA DEGLI ESPOSTI                                     ELISABETTA POZZI

LUNETTA SAVINO                                             NINETTO DAVOLI

VIRGINIO GAZZOLO                                         MILENA VUKOTIC

ANNALISA MINETTI                                          PAOLA GASSMAN

UGO PAGLIAI                                                    MICHELE MIRABELLA

Vanta sodalizi artistici con GRANDI AUTORI come:

DACIA MARAINI                                      EDOARDO SANGUINETI

ROCCO FAMILIARI                                  FRANCO CUOMO

GIOCONDA MARINELLI

Come POETA e AUTORE TEATRALE ha a Suo attivo diverse pubblicazioni tra cui:

•        I sogni perdono quota – libro di poesie

•        Nel mio perimetro di sole – testo teatrale dedicato a Sergio Endrigo

•        50 … ORE (canto di dolore per la Mamma Ciociara) – testo teatrale

Cinzia LOMBARDI

Muove i primi passi di tango nel 1999, assieme al suo stabile percorso di danzatrice in diverse compagnie di danza italiane. Dopo numerose esperienze professionali nel teatro e della danza, insieme al tanghero Luciano Donda trova, nel tango argentino, la sintesi della ricerca espressiva diventando, così, coppia di ballo dal 2006.

Si esibiscono come ballerini in milonghe romane e italiane, nel 2010 a Buenos Aires vengono invitati ad esibirsi al Salon Canning e al Porteño y Bailarin, partecipano a numerosi spettacoli e festival di tango, collaborano con orchestre. Con il loro progetto “Dulce Tango de Amor”, partecipano alla manifestazione “Musei in musica” di Roma.

Sono Campioni Italiani di Tango Salòn ed Escenario nel 2012

Dal 2014 Cinzia è ballerina della compagnia internazionale “Tango Seduccion” diretta da Gustavo Russo.

Gianluca PEZZINO

Compiuti gli studi pianistici, ha approfondito i rapporti tra musica ed espressività teatrale. Ha studiato Teatrodanza con Michael Keegan-Dolan, Mimo con Giovanni Fusetti, Vocalità Teatrale con Margaret Pikes e ha collaborato con la Compagnia Media Aetas di Napoli, diretta da Roberto De Simone, ha collaborato con la Compagnia Fabulous Beast Dance Theatre di Dublino.

Autore e interprete di spettacoli di ricerca teatrale e musicale, ha curato drammaturgie e regie teatrali, ha collaborato con numerosi registi.

Dal 2009 fa parte della Compagnia teatrale blucinQue di Torino e nel 2011 ha partecipato a Corpo a Corpo/ Cantiere intensivo di teatro fisico, progetto della Fondazione Teatro Due di Parma diretto da Michela Lucenti, Compagnia Ballettocivile.

Nel 2013 ha conseguito l’alto perfezionamento in teatrodanza presso il Teatrodue/Teatro Stabile di Parma e Reggio.

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