HomeNotizieSPORTDelirio rossoblù: Campobasso in Serie C, vittoria e festa grande a Rieti

Delirio rossoblù: Campobasso in Serie C, vittoria e festa grande a Rieti

Il Lupo batte 2-1 il Rieti, mentre il Notaresco crolla a Recanati. Vinto il campionato di serie D dopo 21 anni. Esplode la gioia sugli spalti del ‘Manlio Scopigno’ e in campo. E in città partono le sfilate


di Maurizio Cavaliere

Cronaca di una promozione strameritata.

Allo stadio Centro d’Italia “Manlio Scopigno” di Rieti la resa dei conti di un campionato dominato, ma pur sempre lungo e insidioso, comincia con l’arrivo alla spiccioata dei tifosi rossoblù. Lo zoccolo duro si presenta invece in massa a mezz’ora dal calcio d’inizio.

Fa piuttosto caldo per giocare, i ragazzi di Cudini sono già in campo per il warm up pre partita. Mentre i tifosi cantano, cantano, perché questa è la loro arte nella gioia e nel dolore.

I primi dieci minuti di gara sono di studio, i lupi impostano, il Rieti rintuzza e ci prova: Quando lo fa sul serio fa veramente male. E’ il dodicesimo minuto: scambio rapido che porta al tiro Vari il quale, contro ogni pronostico, porta avanti i padroni di casa. Doccia scozzese in piena stagione per i rossoblù in campo e sugli spalti. La formazione molisana si è fatta sorprendere proprio mentre sembrava pronta ad affondare il primo colpo in zona offensiva.

L’ansia monta in pochi secondi, non è una bella sensazione. Quello che succede nei minuti successivi, però, è storia che già appartiene al calcio rossoblù.

La squadra di Cudini imbastisce due azioni simili, ficcanti. E’ un bum bum degno del miglior Tyson. Uno-due con Esposito e Candellori che tra il 18esimo e il 21esimo ribaltano il Rieti per l’esplosione dei tifosi rossoblù e della squadra in campo, panchina compresa. Gioia che si amplifica 5 minuti dopo quando da Recanati arriva la notizia che i ‘leopardiani’ sono avanti 1-0 sul Notaresco.

Felicità contagiosa sugli spalti, in campo la squadra non perde la lucidità. Tutto perfetto, dopo la paura iniziale, a parte l’infortunio a Pietro Cogliati, costretto a uscire per una botta. Al suo posto Mattia Rossetti che sappiamo essere in forma, anche se l’uscita di scena del ‘numero nove’ priva Cudini di un giocatore unico nel suo genere.

Bravi i lupi a temporeggiare e palleggiare nei minuti conclusivi della prima frazione. Il Rieti è pericoloso in una sola occasione, ma il punteggio non cambia: 2-1, lo stesso di Recanatese-Notaresco che al secondo minuto della ripresa diventa 2-2, con rimonta completata dei teramani.

I lupi sarebbero ora ufficialmente in Lega Pro, ma tutti fanno gli scongiuri perché il calcio non è una scienza esatta e in questa materia complicata il Notaresco è una variante oggettivamente insidiosa.

La Recanatese, tuttavia, non fa sconti, un po’ come era accaduto in Campobasso-Porto Sant’Elpidio con gli ospiti in grande giornata. Infatti l’undici marchigiano torna in vantaggio mentre il Campobasso sfiora il tris con Rossetti che non trova lo specchio su bella imbeccata di Esposito. Altro boato della tribuna occupata dai supporter molisani: la Recanatese ne ha fatto un altro: 4-2, gol di Tegola, già, una tegola che cade sul capo di un Notaresco ormai definitivamente, pare, al tappeto di fronte alla clamorosa continuità di risultati dei lupi e alla Recantese inversione panzer di oggi.

Il Campobasso tiene bene il campo, Rieti mai pericoloso, anzi è Vitali a sfiorare l’impatto, di testa, che avrebbe potuto chiudere la contesa. Il risultato regge, arriva la vittoria, mentre da Recanti rimbalza la notizia che l’indomito Notaresco è riuscito a fare due reti, portandosi sul 4-4. Ma non basta. Il Campobasso ha vinto. Il Campobasso è tornato nel calcio professionistico.

Festa grande in campo. La squadra salta felice sotto la tribuna, Cudini è portato in trionfo, e mentre i tifosi non stanno più nella pelle e noi chiudiamo il pezzo, a Campobasso, in lontananza, si sentono i primi colpi di clacson. Sarà un lungo pomeriggio di festa, fino a tarda serata. E’ stata più dura di quanto non dica la classifica, ma è stata anche straordinariamente meritata: dalla squadra, ai dirigenti, ai tecnici fino ai tifosi. Ci sono tutti dentro questa Serie C o Lega Pro che dir si vogia. Dopo anni e sofferenze, il Campobasso è tornato.

 

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