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Prestiti e insoluti bancari, il Molise ‘soffre’. Isernia prima provincia per calo di finanziamenti

E’ quello che emerge da uno studio condotto dalla Cgia di Mestre. Le imprese colpite da un calo di liquidità sempre più evidente


CAMPOBASSO. Imprese senza liquidità per calo di prestiti e per sofferenze bancarie, situazione difficile in Molise, tra le regioni più colpite dal cosiddetto ‘credit crunch’, vale a dire la riduzione dei finanziamenti da parte degli istituti di credito a seguito di insoluti.

La situazione più difficile si registra in Calabria (32,1%), nel Molise (31,4%), in Sardegna (29,9%) e in Sicilia (28,7%). La regione più virtuosa, invece, è il Trentino Alto Adige, dove l’incidenza è solo del 9,6%. Il dato medio Italia è pari al 18,8%. E’ quello che emerge dallo studio condotto dalla Cgia di Mestre.

A livello provinciale, le imprese più penalizzate dalla contrazione degli impieghi bancari sono state quelle di Isernia (-19,5%), Mantova (-19%), Ferrara (-17,8%), Rieti (-17,4%), Rimini (-17,3%) e Belluno (-14,4%). Tra le meno interessate da questo fenomeno Cagliari (-1,2%), Parma, Vercelli (entrambe con -1,1%), Barletta (-1%) e Napoli (-0,6%).

Anche nella lettura dei dati relativi alle incidenze percentuali delle sofferenze sugli impieghi delle imprese svetta la provincia di Isernia (39,4%). Al secondo posto si posiziona Reggio Calabria (38,7%) e al terzo Carbonia-Iglesias (38,3%). Le realtà territori meno a rischio, invece, sono Trieste (9,9%), Sondrio (8,9%) e Bolzano (5%).

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