HomeNotizieCRONACAPiano scolastico: il Comune spariglia le carte ma i conti non tornano

Piano scolastico: il Comune spariglia le carte ma i conti non tornano

Nella delibera di Giunta regionale di approvazione del documento, si apprende a sorpresa di una proposta di modifica da parte dell’amministrazione Brasiello. La diversa aggregazione  determinerà due poli scolastici dai numeri profondamente disomogenei: quello costituito dalla San Giovanni Bosco, accorpata con la Giovann XXIII e il plesso di San Pietro Celestino sito a San Lazzaro, conterà oltre 1.400 alunni, contro i 1.000 dell’altra dirigenza: fioccano le polemiche. E Miranda passa con Carovilli

 

ISERNIA. Sorpresa inaspettata nel Piano scolastico regionale, approvato lo scorso 25 novembre dalla Giunta regionale con delibera n. 609. Il Comune di Isernia – che aveva contestato la perdita di una delle tre dirigenze in favore di Castelpetroso – ha chiesto e ottenuto una diversa aggregazione degli istituti, rispetto a quella approvata dalla Provincia in sede di conferenza dei sindaci. Risultato: alla scuola media ‘Giovanni XXIII’ e al plesso di San Pietro Celestino sito a San Lazzaro finisce per essere accorpata anche la scuola elementare ‘San Giovanni Bosco’, per un totale di 1.431 alunni.  L’altro polo scolastico, invece, sarà costituito dalle elementari ‘Ignazio Silone’ e  ‘San Pietro Celestino’ e dalla media ‘Andrea d’Isernia’, comprendente 1.010 alunni. Due dirigenze, pertanto, dai numeri assolutamente disomogenei: circostanza che sta facendo già montare la polemica, specie tra i docenti della ‘Giovanni XXIII’ e quelli dell’ ‘Andrea d’Isernia’ che lamentano come la propria identità, nel giro di pochi anni, rischi di sparire del tutto. Dalla ‘Giovanni XXIII’, in particolare, non si spiegano come mai il lavoro di una scuola che, negli ultimi anni, è riuscita a costruirsi una precisa identità  – aumentando i numeri degli iscritti e la qualità formativa – debba ora essere rimesso del tutto in discussione. Gli insegnanti delle due scuole medie, pertanto, avrebbero già chiesto un incontro chiarificatore urgente al sindaco Luigi Brasiello, in programma alle 13 di oggi.  Ma quale sarebbe stata la ratio delle scelte dell’amministrazione comunale? A leggere la delibera di Giunta regionale si apprende che la proposta del Comune pentro trova giustificazione in una “migliore gestione delle scuole in rapporto alla disponibilità dell’edilizia esistente e alla sostenibilità economica”. Da Palazzo San Francesco, inoltre, si ritiene che la differente consistenza numerica degli istituti comprensivi proposti sarà compensata nel tempo e che la stessa “appare indotta dalla necessità di operare le scelte nel limite delle due sole dirigenze assegnate e dall’intento di perseguire con maggiore efficacia, efficienza ed economicità l’obiettivo di rispondere ai bisogni educativi sociali dell’utenza e alle dinamiche di sviluppo territoriale della città”. A seguito delle modifiche apportate, c’è un’altra importante variazione: le scuole del Comune di Miranda ‘lasciano’ Isernia e vengono aggregate al contiguo istituto comprensivo di Carovilli. 

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