ISERNIA. Da poche ore la Lega Nord ha ufficializzato il proprio sbarco in Molise. Ciò, tramite la nomina di Luigi Mazzuto, presidente della Provincia di Isernia, a coordinatore regionale del Carroccio, arrivata a distanza di poco più di un mese dal suo ingresso nel partito di Salvini, avvenuto agli inizi dello scorso Luglio.
L’incarico è arrivato con una nota ufficiale dal senatore Raffaele Volpi, responsabile per il Centrosud del partito. Mazzuto aveva lasciato Forza Italia dopo anni di militanza e dopo aver ricoperto l’incarico di coordinatore provinciale del Pdl.
Mazzuto non è il primo amministratore del Mezzogiorno a trasferirsi armi e bagagli in un partito che, negli anni passati, ha combattuto battaglie importanti per la secessione e contro il Sud ed i suoi sprechi; piuttosto, quella della Lega sembra essere l’occasione giusta per rivendicare l’identità territoriale ed amministrativa del Molise, con il neo coordinatore dovrebbe guidare quest’offensiva nei confronti del Governo Renzi.
Infatti, se la controversa scelta, inizialmente, trovava ragione nella volontà di protestare contro le decisioni del governo centrale oggi, dopo la nomina, Mazzuto spiega ancor più esplicitamente perché abbia deciso di abbracciare il Carroccio: “Non è una presa di posizione contro nessuno – dichiara – Ma una scelta maturata in seguito all’abolizione delle Province. Un atto che mortifica i territori interni, li lascia da soli e li condanna all’agonia. C’erano tre possibilità: ritirarsi in buon ordine dalla vita politica, vegetare in un sistema che ti cancella, mettersi in discussione individuando un percorso per aiutare i piccoli territori. Ho scelto la terza e ho, perciò aderito a un progetto forte, quello della Lega”.
Mazzuto assicura: “Nel progetto della Lega non si parla di secessione, ma di diritti: i diritti della gente bistrattata da un centralismo statale”. Il presidente annuncia la presentazione, entro fine mese, di un documento in cui ci sarà il programma per la ripresa del Molise. Infine conclude parlando delle reazioni alla sua decisione di aderire alla Lega: “In molti stanno condividendo la mia scelta, ricevo incoraggiamento soprattutto dai giovani che sperano in un futuro diverso da quello che gli si prospetta oggi”.
Una protesta, dunque, quella del presidente che smuoverà le acque o che, comunque, potrebbe rappresentare il big bang del nuovo centrodestra molisano. Interessante sarà dunque vedere quali risvolti provocherà la scelta di Mazzuto di aderire alla Lega Nord.
Tra i primi a commentare, il presidente regionale del movimento del Guerriero Sannita, Giovanni Muccio, che esprime grande soddisfazione per il nuovo incarico affidato a Mazzuto, affinché insieme si combatta per l’autonomia territoriale ed amministrativa. Muccio augura al neo leghista un proficuo lavoro nell’interesse dei piccoli territori. “Il Molise, e soprattutto la nostra Provincia – dichiara – ne ha fortemente bisogno, soprattutto in difesa dell’autonomia territoriale e amministrativa messa in discussione da più parti. Anche se, per il momento, in coalizioni diverse, ma considerato che in politica tutto è possibile, i due Guerrieri, quello Sannita e quello Padano, possono benissimo trovarsi in sintonia su temi sociali importanti – continua Muccio – e sicuramente su quello principale, riguardante proprio l’identità del popolo molisano. Ben vengano perciò, nel Molise, altre idee e proposte, perché in questo modo si ampliano il dibattito e l’offerta politica, e ciò rappresenta il sale della democrazia. Il Guerriero rassicura, tuttavia, che non saranno fatti sconti a nessuno, “neppure ad altri Guerrieri”. Poi conclude invitando, a metà settembre, il presidente Mazzuto e tutte le altre forze politiche presenti sul territorio molisano al convegno, da lui organizzato con la collaborazione della Provincia di Campobasso, dal titolo “Nessuno tocchi il Molise”, avente come tema l’importanza della nostra autonomia amministrativa e territoriale.
Francesco Clemente
