HomeSenza categoria100% made in Italy, l'ok dell'Ordine dei commercialisti

100% made in Italy, l’ok dell’Ordine dei commercialisti

ISERNIA. L’Ordine dei dottori commercialisti di Isernia aderisce al protocollo d’intesa con l’Università degli Studi dell’Aquila, l’Associazione Euridit e la rete di imprese “100% made in Italy” L’intesa trae spunto dalle indicazioni emerse nell’incontro tenutosi a Isernia il 19 luglio sul tema del “Back-shoring”, e ha l’obiettivo di favorire e accompagnare le aziende del settore moda interessate a rilocalizzare le produzioni nel territorio molisano (ri)creando, attorno all’iniziativa, un sistema di reti di imprese e di competenze funzionali al rilancio del settore. Un sistema di imprese che, valorizzando le competenze professionali e imprenditoriali presenti nel nostro territorio, si interfacci positivamente con il processo di rilocalizzazione produttiva in una logica di ‘sviluppo distrettuale’ del settore moda nell’area ‘Molise-Sannio’. Il gruppo di ‘collaborative planning’, costituito nell’ambito dell’intesa, avrà l’importante compito di redigere, d’intesa con le aziende coinvolte, il Piano industriale di insediamento nel quale saranno individuate e delineate le fasi di sviluppo dell’iniziativa e le sue ricadute economiche, occupazionali e sociali per il territorio. Il punto di riferimento dell’iniziativa è costituito dal progetto “100% made in Italy”, promosso dall’associazione Euridit e dalla Provincia di Isernia, teso a valorizzare le produzioni 100% made in Italy (sempre più richieste dal mercato) realizzate con un ciclo di lavorazione ‘tracciato’ e rispettoso dell’ambiente e di coloro che vi lavorano. Un tema, quello della tracciabilità, tornato di piena attualità con l’approvazione, da parte del Parlamento Europeo, del pacchetto legislativo a tutela dei consumatori che prevede, all’articolo 7, la norma che impone l’etichettatura di origine sia ai prodotti realizzati in Europa e sia a quelli realizzati extra Ue. Valorizzare il made in Italy, insomma, per rilanciare il nostro sistema manifatturiero che ha assicurato, negli anni, crescita economica ed elevati livelli occupazionali in Italia e in Molise: questo è l’obiettivo di fondo del progetto. Nei giorni scorsi sono stati attivati contatti con alcuni manager/aziende del settore interessati all’iniziativa e disponibili a rilocalizzare le produzioni nel nostro territorio per dare vita ad una iniziativa di valore nazionale, sul tema della valorizzazione del made in Italy, che delineerà (nell’intenzione di tutti i soggetti coinvolti) un modello di intervento di reindustrializzazione che si caratterizzi per la sua innovatività e, in una logica di ‘best practice’, per la sua trasferibilità in altri contesti territoriali. Il rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno denuncia, senza mezzi termini, il rischio desertificazione industriale per le regioni meridionali. In questo contesto il protocollo d’intesa esprime una chiara volontà di non ‘arrendersi a questo progressivo impoverimento economico e sociale, denunciato nel rapporto succitato, ma di cercare insieme nuove opportunità di sviluppo e di occupazione per il nostro territorio.

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