L’annuncio nella conferenza stampa di fine anno, in cui il governatore del Molise ha illustrato l’attività svolta a partire dall’insediamento, illustrato gli interventi avviati e quelli che stanno per partire. E in cui ha ribadito la sua volontà di impugnare alla Corte costituzionale il decreto di nomina del commissario ad acta della sanità. Sui costi della politica: io pagato troppo poco per quello che faccio e per quello che ho perso
di CARMEN SEPEDE
CAMPOBASSO. Lo aveva detto dall’inizio e lo ha fatto. Nel corso dei suoi primi 8 mesi di mandato, il governatore Donato Toma ha lavorato a testa bassa per recuperare fondi europei a rischio.
Durante la conferenza stampa di fine anno, programmata per stamani e iniziata intorno alle 11, il presidente della Regione – attorniato dagli assessori e dal sottosegretario Quintino Pallante – ha spiegato di aver recuperato precisamente 18 milioni e 600mila euro, che il Molise rischiava di perdere, su 102 milioni di euro spesi in tutti i settori.
“Subito dopo il mio insediamento, avvenuto l’8 maggio, sono stato avvisato della questione con una lettera dell’ex ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti. Ci veniva spiegato che erano ben 22 milioni i fondi del Piano operativo regionale 2014/2010 che potevano andare persi, perché il precedente governo regionale aveva certificato solo 1.7 milioni. Ad oggi, 31 dicembre, abbiamo certificato il recupero di altri 18 milioni e 600mila euro, per un totale di 20.5 milioni. Abbiamo già avuto il placet della piattaforma dell’Unione europea – ha aggiunto – Certo, qualche rendicontazione potrebbe non andare a buon fine, ma siamo ben al di sopra dell’obiettivo. Insomma, in 8 mesi abbiamo recuperato un ritardo di 4 anni”.
Se questo è avvenuto, ha affermato Toma, è stato per l’accelerazione impressa dall’inizio della legislatura. “E’ stato fatto un buon lavoro e per questo devo ringraziare la struttura, gli assessori e anche i consiglieri. Qual è la differenza rispetto al passato? – il presidente ha voluto utilizzare l’ironia – Avevamo la Ferrari ma la tenevamo parcheggiata in garage, adesso c’è Schumacher a guidarla”.
I NUMERI. Per tracciare il bilancio dell’attività svolta Toma snocciola cifre ed elenca capitoli di intervento, facendo riferimento ai 2 milioni e 840 mila euro per finanziare 37 start up innovative, alle concessioni per 16 milioni di euro per interventi in materia di ristrutturazione industriale, ai 3 milioni di euro per l’area di crisi e alle 10 borse di studio per consentire a 10 laureati del Molise di perfezionarsi al Cern. Inevitabili anche i riferimenti ai 16 milioni di euro per la microricettività nei piccoli borghi e all’intervento per introdurre il Reddito di residenza attiva, in favore di chi si trasferisce nei comuni sotto i 2mila abitanti. Quindi la ricostruzione post sisma, con 32 milioni di rendicontazioni in favore delle imprese e i fondi per l’autonoma destinazione, in arrivo per i molisani che hanno visto la loro casa danneggiata dal terremoto dell’estate 2018.