HomeSenza categoriaIsernia, borgate abbandonate al loro destino: il grido di aiuto dei cittadini

Isernia, borgate abbandonate al loro destino: il grido di aiuto dei cittadini

Dopo più di sei anni dalla frana lungo il Macerone i residenti di Colle Martino, Castelluccio e Colle Croci affidano a una lettera aperta la richiesta urgente di interventi alla viabilità: “Percorriamo vie di fortuna prive di ogni sicurezza e siamo senza trasporto pubblico urbano”


ISERNIA. Sono trascorsi più di sei anni dalla frana che, nell’aprile del 2013, interessò la Statale 17 in località Macerone, provocando disagi per i residenti della zona.
E da allora poco o nulla è stato fatto per fare fronte agli enormi disagi con cui i cittadini devono fare i conti ogni giorno. Problematiche che, a seguito della chiusura del tratto di strada, riguardano la viabilità e il trasporto urbano.

Per questo tornano a far sentire la loro voce i cittadini che vivono nelle frazioni nord del capoluogo: Colle Martino, Castelluccio e Colle Croci. Il loro ennesimo grido di aiuto è stato affidato a una lettera aperta indirizzata all’amministrazione comunale.

“I cittadini – si legge nella missiva – hanno sempre ricevuto una risposta dalle Istituzioni: ‘promessa di un impegno’ ma non si è vista mai una soluzione. A distanza di oltre 6 anni dalla frana che interessò con una interruzione la strada del Macerone, siamo ancora senza una via agevole di comunicazione, quindi, con conseguenze disastrose. Si percorrono vie di fortuna prive di ogni sicurezza e siamo senza trasporto pubblico urbano. Quest’ultimo ha continuato a servire solo Colle Croci ma, ultimamente, senza spiegazione e senza avviso salta delle corse comportando spiacevoli disagi all’utenza.

Le strade interpoderali che percorriamo per raggiungere il capoluogo pentro, oltre ad essere prive di ogni sicurezza, sono ristrette dalle siepi presenti sugli argini che non sono state mai tagliate anzi, nei punti di maggiore pericolo, abbiamo provveduto noi residenti a nostre spese e con i nostri mezzi ad effettuare delle puliture per ridurre il rischio di incidenti. Stesso discorso per l’isola ecologica dove i rovi si sono impossessati dei contenitori per la raccolta differenziata. Alcune abitazioni, realizzate ormai da diversi anni ed in regola con gli oneri di urbanizzazione, sono ancora prive di lampioni di illuminazione pubblica con problemi di sicurezza e viabilità, nonostante la richiesta è stata più volte sollecitata. Tanti altri sono gli esempi di degrado che danno un quadro desolante d’incapacità di gestione. Dopo anni di promesse e rinvii – si legge infine nella lettera aperta – chiediamo con urgenza una risoluzione dei problemi”.

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