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La banda dell’Audi nera finisce la sua corsa: famiglia rumena acciuffata ancora con la refurtiva a bordo

Specializzati nei furti nei centri commerciali, sono stati pizzicati dai carabinieri: nei guai padre, madre e figlio di 18 anni


CAMPOBASSO. Avevano ancora la refurtiva a bordo, nascosta nel vano predisposto per la ruota di scorta. Merce protetta dalla custodia anti-taccheggio, rubata grazie a una speciale borsa schermata che permetteva di eludere i controlli: costose confezioni di rasoi, colle speciali, profumi e creme per il viso di note marche.

Ladri rumeni denunciati per ricettazione dai carabinieri di Campobasso: si tratta della famigerata banda dell’Audi nera, composta da una famiglia – apparentemente inoffensiva – composta dal padre 39enne, dalla madre 36enne e da un figlio di 18 anni, specializzata nei furti all’interno dei centri commerciali. I tre erano stati visti anche a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta, con la quale si recavano in giro per le loro scorribande.

I rumeni sono stati fermati ieri pomeriggio in via San Giovanni, nei pressi del piazzale antistante la chiesa di San Pietro, a bordo di un’Audi nera dai vetri oscurati. Alla vista dei carabinieri, hanno mostrato subito segnali di nervosismo, provando a giustificare la loro presenza nel capoluogo molisano con la scusa di un provino del ragazzo con il Campobasso calcio. Da un controllo presso la centrale operativa, i militari hanno subito scoperto i numerosi precedenti a carico dei tre, soprattutto per reati contro il patrimonio. Ma è stato dal controllo dell’automobile che è venuta fuori la maggiore sorpresa: nel bagagliaio è stata infatti trovata una speciale borsa schermata, utilizzata al fine di eludere i sofisticati sistemi anti-taccheggio presenti all’accesso delle attività commerciali.

Sono in corso accertamenti presso i centri commerciali “Monforte”, “Centro del Molise”, “Oasi” e “Famila di via San Giovanni”, luoghi ove i soggetti erano stati notati e immortalati dai sistemi di video sorveglianza.   Per i denunciati è stato già predisposto l’allontanamento e il divieto di ritorno a Campobasso.

 

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