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Il mostro del Circeo diventa una crime story: un racconto di sesso, barbarie e sadismo

Grazie alla puntuale ricostruzione dei fatti ad opera della Colasanti, i mostri vengono immediatamente identificati e condannati all’ergastolo. Ghira riesce a dileguarsi ed a vivere da latitante fino alla sua morte. Izzo tenta di evadere prima dal carcere di Latina, nel 1977, poi da quello di Paliano nel ’93; nell’agosto del 1995 evade da un permesso premio di cui beneficiava da recluso nel carcere di Alessandria; latitante per un mese, viene catturato a Parigi ed estradato in Italia. Nel dicembre 2004, ammesso alla misura alternativa della semilibertà nel carcere di Campobasso, estrinseca ancora una volta le sue pulsioni più brutali uccidendo la moglie e la figlia di un compagno di cella (Maria Carmela Linciano, 49 anni, e la figlia Valentina di 14 anni). Entrambe ritrovate sepolte nel giardino di una villetta a Ferrazzano con scotch a naso e bocca e la testa infilata in un sacchetto di nylon. La morte fu per soffocamento. Le indagini rivelarono che Izzo aveva una relazione con la signora e che le avrebbe uccise ‘perché erano troppo appiccicose’.

Angelo Izzo presenta chiaramente la personalità del serial killer, i cui specifici tratti distintivi risultano il sadismo, la totale anaffettività e il senso di inferiorità sessuale cui è correlato il bisogno di compensazione attraverso l’onnipotenza, ovvero il senso di totale dominio e possesso dell’altro. Le motivazioni non sono razionali, ma corrispondono a un bisogno intrapsichico del soggetto. Izzo, in particolare, anche sulla base delle sue confessioni, esternazioni ed intenzioni esplicitate in consulenza clinica e pubblicamente, rientra a pieno titolo nelle categorie di omicidi seriali edonistici (ricerca del proprio interesse o piacere, omicidi per libidine o per il gusto del brivido) e Power /Control-Oriented Type (uccide perché ricava godimento dal potere assoluto esercitato sulla vittima, omicidi di ferocia e tortura).

Delitti premeditati, caratterizzati da sadica violenza, menzogna abituale, mancanza totale di empatia, compassione, senso etico inesistente. Capace di autocontrollo e manipolazione, presenta una personalità infantile, immatura, poco evoluta, incapace di tollerare le frustrazioni, di comprendere e accettare la realtà in modo adulto e resistere alle pulsioni, con una evidente sindrome di inadeguatezza e senso di inferiorità che spiega l’esigenza di compensazione ricercata nel sentirsi ‘superuomo’ (come lo stesso afferma in varie interviste) e sfogare il senso frustrante della propria percezione di debolezza in aggressività verso chi ritiene inferiore e incapace di difendersi. Senso di sé incerto, compensato da un velleitario bisogno di protagonismo, assente il senso di colpa e la capacità di pentimento. Sottesa omosessualità che lui stesso afferma, rifiutata e compensata con una costruita e fittizia identità forte, maschilista, di dominio, costellata da ideali della destra estrema e classista. Il disturbo psichiatrico è evidente e si delinea nel borderline di personalità con tratti ossessivo compulsivi ed esplosioni psicotiche.

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