HomeNotizieCRONACACensimento permanente, il Molise perde 3mila residenti l’anno e invecchia velocemente

Censimento permanente, il Molise perde 3mila residenti l’anno e invecchia velocemente

I dati diffusi dall’Istat relativamente al periodo compreso tra il 2018 e il 2019. Regione abitata in prevalenza da donne. Stranieri in aumento


CAMPOBASSO. Il Molise si spopola inesorabilmente. Questo quanto emerge dal censimento permanente targato Istat. Non solo, presenta un invecchiamento della popolazione con ritmo progressivo superiore alla media nazionale. Ed è abitato in gran parte da donne.

Gli abitanti al 31 dicembre – si legge nel report – 2019 sono 300.516, con una riduzione di 3.274 unità (-10,8 per mille) rispetto all’anno precedente e di 13.144 unità (-5,3 per mille in media ogni anno) rispetto al Censimento 2011.
Rispetto al 2011, i residenti diminuiscono in entrambe le province, ma la riduzione è maggiore a Isernia (-6,0 per mille in media annua). Oltre il 70% dei residenti è concentrato nella provincia di Campobasso dove la densità abitativa nell’arco di otto anni scende da 77,4 a 74,3 abitanti per chilometro quadrato.

Tra le curiosità:
– Il comune più popoloso è Campobasso con 48.337 abitanti, quello più piccolo è Castelverrino, in provincia di Isernia, con 104 abitanti.
– La popolazione residente si caratterizza per una maggiore presenza di donne, sono 152.563, il 50,8% del totale.
– L’età media è 46,7 anni contro i 45,2 dell’Italia. Il confronto con i dati del Censimento 2011 evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione, con ritmi superiori alla media nazionale. Tutte le classi di età sotto i 50 anni vedono diminuire il proprio peso relativo rispetto al 2011.
– Il comune più giovane è Campodipietra, con una età media di 43,3 anni; quello più vecchio è San Biase, entrambi in provincia di Campobasso, dove l’età media è pari a 60,9 anni.
– Nel periodo 2011-2019 la popolazione di cittadinanza straniera è aumentata del 6% in media ogni anno. I cittadini stranieri risultano in crescita in entrambe le province; la variazione percentuale più elevata si registra a Isernia (+6,2% in media annua).
– L’età media degli stranieri è più bassa di 13 anni rispetto a quella degli italiani (34,3 anni contro 47,3 nel 2019). Tra gli stranieri l’indice di dipendenza, ovvero la quota di popolazione in età non lavorativa (con meno di 15 anni o con 65 anni e più) rispetto alle persone in età da lavoro (15-64 anni), è pari al 22,8% mentre tra gli italiani è il 59,3%. Se ci si limita alla componente a carico in età 65 e più, i precedenti valori sono, rispettivamente, 5,8% e 41,7%.
– Nel 2019 oltre la metà (51,5%) degli stranieri residenti in Molise proviene dall’Europa, il 29,7% è originario di un paese africano mentre i cittadini di Asia e America rappresentano, rispettivamente, il 12,4% e il 6,3% del totale. I cittadini rumeni sono il 28,7% del totale degli stranieri residenti e costituiscono la comunità straniera più numerosa, seguiti da marocchini (11,1%) e albanesi (5,9%).
– Il rapporto di genere nella popolazione straniera è eterogeneo rispetto alle varie provenienze. L’incidenza della popolazione femminile prevale tra coloro che provengono dall’America centro- meridionale (66,8%) e dall’Unione europea (63,4%).
– Il 34,6% della popolazione con 9 anni e più ha un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di qualifica professionale, il 16,9% la licenza elementare e il 27,7% la licenza di scuola media. Le persone con un titolo terziario e superiore sono il 15,3%.
– Rispetto al 2011 il peso della presenza degli analfabeti si è quasi dimezzato (dall’1,6% allo 0,9%) e sono diminuiti gli alfabeti privi di titolo di studio (dal 6,9% al 4,7%). Le persone con un titolo universitario e superiore sono aumentate dal 12,2% al 15,3%.
– Tra la popolazione residente di 15 anni e più le forze di lavoro sono 131.218, 2.450 in più rispetto al 2011 (+1,9%). L’incremento delle persone attive sul mercato del lavoro è dovuto alla crescita del numero di persone in cerca di occupazione, nel 2019 sono 21.233, 3.370 in più rispetto al precedente censimento (+18,9%) e all’aumento degli occupati di genere femminile (+0,5%).
– Il tasso di attività è pari al 49,2%, 3,3 punti percentuali in meno rispetto al corrispondente valore dell’Italia; gli occupati rappresentano il 41,2% della popolazione di 15 anni e più contro il 45,6% della media nazionale. Più elevato, invece, il tasso di disoccupazione (16,2% Molise e 13,1% Italia).
– Il mercato del lavoro presenta un forte squilibrio di genere. Il tasso di occupazione maschile è al 50,7%, quasi venti punti più elevato di quello femminile; il tasso di disoccupazione è pari al 13,3% e al 20,2%, rispettivamente per uomini e donne.

 

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