HomeNotizieCRONACAMisure troppo restrittive, il Tribunale accoglie le istanze della difesa

Misure troppo restrittive, il Tribunale accoglie le istanze della difesa

Rigettato il provvedimento emesso dal questore di Chieti nei confronti dell’uomo assistito dagli avvocati Danilo Leva e Francesco Bitritto


L’AQUILA/ISERNIA. La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di L’Aquila ha rigettato la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale proposta dal questore di Chieti nei confronti di un cittadino vastese. 

Le richieste a carico dell’uomo erano pesantissime: sorveglianza speciale per un periodo di 5 anni, con la prescrizione dell’obbligo di soggiorno nel comune di Vasto, dell’ obbligo di presentarsi all’autorità di pubblica sicurezza , dell’obbligo di non allontanarsi dalla propria abitazione di residenza dalla sera alla mattina nonché dell’applicazione del cosiddetto braccialetto elettronico. 

Netta la pronuncia del Collegio aquilano che ha accolto in pieno, al contrario, le tesi difensive sostenute dagli avvocati Danilo Leva del Foro di Isernia e Francesco Bitritto del Foro di Vasto, difensori di fiducia del proposto. 

Difatti, per il Tribunale di l’Aquila i precedenti penali e le recenti denunce a carico del cittadino vastese, seppure riguardanti reati offensivi di beni collettivi non potevano essere sufficienti a ritenere il medesimo dedito alla commissione di reati che mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica. Inoltre per i giudici della prevenzione le deduzioni difensive hanno segnalato la totale ed inequivocabile resipiscenza del soggetto de quo.  

“Si tratta di una interessantissima pronuncia che affronta con equilibrio e rigore il tema delle misure di prevenzione personali previste dal codice antimafia che incidono in maniera concreta sulle libertà personali al di fuori di ogni giudizio di colpevolezza o delle regole tipiche delle fasi cautelari. Esprimiamo grande soddisfazione per l’esito della vicenda in cui il Tribunale aquilano ha, di fatto, accolto le nostre tesi escludendo ogni sorta di automatismo tra precedenti penali ed applicazione delle misure di prevenzione. Principio, quest’ultimo, fondamentale per restare nel solco dei valori costituzionali ” concludono gli avvocati Leva e Bitritto.  

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