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Strage di via Fani e quel figlio del Molise morto da eroe: a Guglionesi il ricordo di Giulio Rivera

L’agente, che faceva parte della scorta di Aldo Moro, ucciso il 16 marzo 1978 nell’agguato in cui fu rapito il presidente della Dc. La cerimonia al cimitero e la presentazione al Teatro Fulvio del libro di Filippo Boni


GUGLIONESI. Un figlio del Molise morto da eroe, in quel 16 marzo 1978 che è entrato nelle pagine nere della storia d’Italia. Il giorno del rapimento del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. Il giorno della strage di via Fani.

Commosso ricordo, oggi a Guglionesi, dell’agente Giulio Rivera, ucciso dalle Brigate Rosse insieme agli altri componenti della scorta di Moro. Aveva solo 24 anni.

Il suo paese lo ricorda ogni anno. Lo ha fatto anche oggi, nell’anniversario della strage, con una cerimonia commossa al cimitero, davanti alla sua tomba, alla presenza dei familiari, degli amici e dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Bellotti. Presenti anche gli studenti delle scuole elementari, che hanno suonato ‘Il silenzio’ e ‘L’inno di Mameli’.

“Ricordo sempre, come mi è stato insegnato, che per fare questo lavoro la memoria è importante e, vi assicuro che vedere queste divise che cadono per la difesa delle istituzioni, per la difesa dei più deboli, lascia sempre un grande solco nel cuore – ha detto il primo dirigente della Sezione anticrimine della Questura di Campobasso Maurizio Liberatore – Quindi, la memoria per i giovani, per le famiglie, per tutta la nazione è di fondamentale importanza, per continuare a fare il nostro dovere di cittadini, di padri di famiglia e, lasciare, possibilmente, sempre un mondo migliore”.

La commemorazione di Giulio Rivera si è quindi spostata al Teatro Fulvio di Guglionesi, per la presentazione del libro di Filippo Boni ‘Gli eroi di via Fani’, organizzata dal Comune e da Aut aut festival. Un libro, ha detto Boni rivolgendosi agli studenti, dedicato proprio agli agenti della scorta trucidati il 16 marzo 1978. Oltre a Giulio Rivera, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino e Francesco Zizzi.

Come evidenzia Primonumero, prima della presentazione del libro, c’è stata la riconsegna alla famiglia del fornelletto da campo di Giulio Rivera, conservato per tanti anni da Giulio Stinziani, ex agente della scorta di Moro che ha condiviso con l’agente molisano la camera al Viminale.

Al termine dell’incontro l’annuncio di un’importante iniziativa, che coinvolge ancora gli studenti, la presentazione del docufilm ‘Io Giulio eroe della mia terra’, in programma il 23 marzo sempre al Teatro Fulvio.

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