HomeNotizieCRONACAEdilizia, allarme riciclaggio: il Molise tra le regioni più a rischio

Edilizia, allarme riciclaggio: il Molise tra le regioni più a rischio

In forte aumento i cambi di titolare effettivo, segnale anomalo intercettato dall’osservatorio di Cerved

CAMPOBASSO/ISERNIA. Allarme riciclaggio nel settore edile: c’è il Molise tra le regioni più a rischio. Lo rileva uno studio dell’osservatorio del Cerved.

A livello nazionale si registra un forte aumento nel 2021 di cambi di titolare effettivo. Nel settore edile sono stati infatti ben 3.477 i subentri effettuati lo scorso anno (il 6% contro l’1,3% della media italiana) e oltre 35.000 se si prendono in considerazione le società. Si tratta di uno dei segnali ‘anomali’ intercettati attraverso l’Aml Monitor che indicano che edilizia, giochi e scommesse, ingrosso di autoveicoli e ristorazione potrebbero essere i settori più colpiti dal riciclaggio.

Come riporta Italia Oggi, l’Osservatorio di Cerved combina i dati anagrafici e di bilancio di tutte le società di capitale italiane con una serie di informazioni che suonano come campanelli d’allarme in ottica antiriciclaggio, come cambiamenti del titolare effettivo, tassi di natalità anomali, l’assenza di movimentazioni o changeover improvvisi dei soci. Molti di questi segnali evidenziano che il fenomeno è esploso soprattutto nell’edilizia, dove nel 2021 si è registrato un boom delle nascite di società (+56,4%), una crescita piuttosto anomala influenzata dai diversi incentivi pubblici introdotti nel settore (superbonus 110%, bonus facciate ecc.), e anche un aumento dei cambi di titolare effettivo nettamente superiore alla media (6% contro 1,3%). È l’unico comparto che vede crescere contestualmente così tanto entrambi gli indici. Secondo Banca d’Italia, le operazioni a rischio riciclaggio sospette sono state 138.000, +23,4%

Le regioni con il maggiore aumento dei subentri nel settore edile sono state Trentino Alto Adige, con il 65,9% in più di variazioni, Molise (58,8%) e Puglia (34,5%), cui si aggiunge la Valle d’Aosta (250%) che però ha numeri ridottissimi. La più alta incidenza sul totale delle imprese si rileva invece in Molise (5,3%), Lazio (5%) e Campania (4,7%). Le province più interessate dai cambi di titolare effettivo sono Roma (523 variazioni), Milano (257) e Napoli (230), in percentuale invece Isernia (10,1%), Padova (5,8%), Roma, Napoli e Siracusa (5,4%).

Se invece si prendono in considerazione tutti i settori, nel corso del 2021 sono state oltre 35.000 le società di capitale italiane che hanno cambiato titolare effettivo, un dato che risulta in lieve aumento rispetto al 2020 (+1,3%) e che incide per il 3,7% sul totale delle imprese.

I comparti più interessati, oltre all’edilizia e alla relativa impiantistica, sono i giochi e le scommesse, l’ingrosso auto e motoveicoli (ma anche le concessionarie), la ristorazione, i servizi di pulizia e disinfestazione, la produzione di cereali, i servizi informatici e l’ingrosso di carburanti e combustibili.

A livello regionale, l’incidenza del fenomeno è particolarmente elevata nel Lazio (4,4%) e in Campania (4,2%), mentre gli aumenti più consistenti si registrano in Molise (+15,4%), nelle Marche (+13,4%) e in Umbria (+11,4%). A livello provinciale, Roma è stata interessata da 4.594 cambi (4,7%), Padova da 718 (4,6%), Napoli da 2.108 (4,5%), Siracusa (4,5%).

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