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Due settimane dalla misteriosa scomparsa di Nicole. Nei droni la possibile risposta al ‘giallo’

I carabinieri intanto continuano a sentire testimoni e persone informate sui fatti. L’indagine finalizzata ad accertare se davvero la piccola abbia fatto tutto da sola o se ha trascorso con qualcuno la notte della sparizione


CAMPOBASSO. Le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza del paese. E le immagini registrate dai droni.

Potrebbe stare in questi elementi la svolta sull’indagine relativa alla scomparsa di Nicole, la bimba sparita dalla sua casa di Sant’Angelo Limosano, tra le 22 e le 23 di sabato 2 aprile, e ritrovata nella boscaglia a mezzogiorno di domenica 3 aprile, da un elicottero che stava sorvolando la zona. Con i vestiti puliti, appena qualche graffio e non certo i segni di assideramento che avrebbe dovuto mostrare una bambina così piccola dopo una notte trascorsa al gelo e tra i pericoli del bosco.

A due settimane esatte dalla vicenda che ha fatto parlare le televisioni e i giornali di tutta Italia, le telecamere potrebbero servire a ricostruire le modalità della scomparsa di Nicole. Da quando la giovane madre di Nicole, è rientrata a casa intorno alle 21.30 con la bimba e il fratellino più piccolo – il marito si era invece fermato al bar – a quando è uscita, fino a quando, intorno alle 23 ha lanciato l’allarme per la scomparsa della piccola.

Mamma Michela in un primo momento aveva detto di aver rimproverato la bimba, scappata dalla finestra della sua cameretta proprio per questo motivo. Poi ha invece raccontato di essersi allontanata da casa e di aver lasciato la bimba nella sua cameretta. Dopo aver chiuso la porta.

Immagini che potrebbero essere state registrate anche dai droni, che per ore hanno sorvolato la zona dell’abitazione e quella in cui è stata ritrovata la piccola. Fornendo la risposta che gli inquirenti aspettano: se davvero Nicole era sola nel bosco o se ha trascorso la notte da qualche parte – e con qualcuno – e poi sia stata portata nel luogo del ritrovamento quando le ricerche si facevano sempre più serrate.

Nel frattempo i carabinieri della Compagnia di Bojano e del Nucleo investigativo di Campobasso, che stanno conducendo gli accertamenti, coordinati dalla Procura del capoluogo, continuano a sentire testimoni e persone informate sui fatti.

Sono stati una ventina, finora, tra familiari e conoscenti, ad essere sentiti dai carabinieri. E se, come ha riportato ‘La vita in diretta’, la trasmissione di Rai Uno condotta da Alberto Matano, che con i suoi inviati è da due settimane in Molise, il nonno materno Nicola continua a dire di non credere che la bimba possa aver fatto tutto da sola, ma che qualcuno potrebbe averla presa e poi riportata, lo zio paterno Angelo, fratello del papà di Nicole, ha invece sostenuto di credere all’ipotesi dell’allontanamento volontario della bimba.

Al momento e ufficialmente è solo la mamma di Nicole ad essere indagata, per abbandono di minore e omessa sorveglianza. Ma gli investigatori starebbero vagliando altre responsabilità. Con possibili riscontri che potrebbero arrivare anche dai tracciati telefonici, delle chiamate e degli sms che sarebbero stati inviati – e in parte sembra anche cancellati – in quelle 14 ore fatidiche.

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