HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Il guado del Biferno a cavallo, c’è profumo di transumanza

Il guado del Biferno a cavallo, c’è profumo di transumanza

Ieri una trentina di potenziali mandriani hanno percorso il tratturo Castel di Sangro-Lucera, sulle orme della famiglia Colantuono. Presso l’azienda dei D’Alessandro in territorio di Torella del Sannio il pranzo a base di formaggi, zuppa di farro, carni e genziana, fatti in casa. Si studia l’ipotesi di un ritorno a breve della mitica transumanza dei Colantuono.


di Maurizio Cavaliere

E’ stato un piccolo meraviglioso viaggio sul tratturo Castel di Sangro-Lucera, un assaggio di transumanza non solo in sento metaforico e programmatico ma anche in senso letterale visto che si è concluso con un pranzo, da ricordare, presso l’azienda di Mario D’Alessandro, sul tratturo, nel Comune di Torella del Sannio.

Ventisei potenziali mandriani (anche un paio di ragazzi) hanno percorso parte del cammino della transumanza che a maggio (con uno stop purtroppo dal 2020 a quest’anno) fanno i Colantuono di Frosolone nell’ultimo giorno di viaggio.

Partenza dal maneggio Gilotti a Selvapiana per raggiungere il tratturo in prossimità delle Quercigliole di Ripalimosani, discesa verso Santo Stefano, e poi giù in territorio di Oratino fino al maestoso guado del fiume Biferno che vi testimoniamo con questo video realizzato ieri mattina presto.

L’ascesa a Castropignano è stata caratterizzata dal consueto passaggio nel cuore del paese dove il sindaco Nicola Scapillati ha salutato amazzoni e cavalieri. Poi la tappa del gusto nell’azienda D’Alessandro. Qui con la famiglia di Torella – comprese le figlie Maria Rosaria e Pasqualina, che costituiscono uno dei pilastri su cui poggia l’organizzazione della transumanza vera e propria – c’erano anche Franco e Carmelina Colantuono, il sindaco di Torella Gianni Meffe, il mandriano Alessandro Meola, Presidente della Fitetrec Ante (Federazione Italiana Turismo Equestre) del Molise e, ovviamente, i protagonisti di giornata, a cavallo.

Formaggi (primo sale e stagionato medio di vacca), zuppa di farro, carne e vari contorni a base di verdure, poi il dolce e l’ottima genziana sempre fatta in casa. I D’Alessandro hanno offerto un’ospitalità ricca e genuina oltre che prodotti gastronomici di altissima qualità. Dopo una sosta ristoro così, il ritorno a Campobasso è stato ancora più dolce, sul tratturo. In serata la festa finale al maneggio Gilotti con porchetta e salsiccia.

“E’ andato tutto bene – ci ha detto Nicola Di Niro di Geaco Cramm – Abbiamo ripreso il nostro progetto sulle vie della transumanza. Con Alessandro Meola di Fitetrec abbiamo pianificato il prossimo viaggio che annovera il tratturo Pescasseroli-Candela, parte del braccio tratturale Cortile-Matese e un’appendice del Castel di Sangro Lucera. Poi – ha concluso speranzoso – sarebbe magnifico se riuscissimo a organizzare la transumanza dei Colantuono nel mese di ottobre, stavolta su percorso inverso (Acquevive di Frosolone-contrada Foresta di San Marco in Lamis) rispetto a quello tradizionale di maggio”. Incrociamo le dita perché la transumanza che ha reso celebre il Molise nel mondo manca da tre anni.

In alto e nel video alcuni momenti del guado de Biferno ieri mattina. Qui sopra la sosta sul tratturo a Torella del Sannio

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