Terza stagione consecutiva a Campobasso per il cuore e l’anima dei fiori d’acciaio. “Sentita tanta fiducia intorno a me”
CAMPOBASSO. Già proiettata su quella che sarà la sua quarta stagione consecutiva nella massima serie, La Molisana Magnolia Campobasso sta lavorando sulla composizione del roster per cercare di proseguire il percorso di crescita evidenziato con forza nel cammino del club del capoluogo di regione.
Così come nella passata stagione, sul fronte rossoblù si lavorerà su un mix tra elementi già noti alla piazza e new entry in grado di far emozionare il calorosissimo pubblico dell’Arena.
Ad inaugurare la sequenza non poteva che essere l’anima profonda del gruppo dei fiori d’acciaio nelle ultime due stagioni: ossia l’esterna triestina, in grado di occupare indistintamente i ruoli di playmaker e guardia, capitano delle campobassane Stefania Trimboli. Per lei quella che verrà sarà la terza stagione in Molise.
“Si dice che tre sia il numero perfetto e mi auguro che la prossima possa essere la stagione perfetta. Con molto piacere ho deciso di prolungare la mia esperienza col team. Del resto, l’intento di entrambi è quello di crescere e credo che le basi create da simili presupposti sono sempre efficaci” ha commentato Trimboli.
Nel libro dei ricordi dell’ultima stagione la giocatrice rossoblù ha senz’altro un’istantanea ben presente, quella del successo in gara due dei quarti playoff contro Schio, poi campione d’Italia.
“Quello è stato un ulteriore premio al nostro percorso, perché siamo riusciti ad avere la meglio sulla squadra scudettata che avevamo messo in difficoltà anche al PalaRomare durante la regular season. Per una società come la nostra, giovane per i palcoscenici della massima serie, sono state delle soddisfazioni enormi e credo che si possa ripartire proprio da questo tipo di entusiasmo”.
“Non posso immaginare una Magnolia senza pubblico. Penso a tante nostre partite interne e a come il loro incitamento ci abbia trasmesso ancora più convinzione, consentendoci, spesso e volentieri, di andare oltre i nostri limiti”.
Sulle diverse convocazioni con la nazionale del 3×3, il cuore pulsante dei fiori d’acciaio rimane umile su una possibile opzione olimpica per la stagione che verrà.
“Resto con i piedi ben saldi per terra, anche se dentro l’ambizione è quella di migliorarsi giorno dopo giorno nel lavoro in palestra con lo staff, così da proseguire nella mia crescita personale. I cinque cerchi? Sarebbero un’esperienza unica, ma, da parte mia, sarà determinante riuscire a migliorarmi con costanza”.
Un miglioramento che, nel corso della stagione, la stessa Trimboli ha dimostrato anche a livello di fatturato offensivo.
“Si tratta di un aspetto su cui lo staff mi ha sempre chiesto di far emergere delle peculiarità che erano nelle mie corde. Che cosa ha fatto la differenza? Sentire tanta fiducia intorno a me. Spesso noi giocatrici ci poniamo dei paletti, che ostacolano il nostro percorso. Questa grande vicinanza intorno a me ha fatto sì che riuscissi a mettere in vista scelte differenti nelle gare che hanno contribuito a dare sostanza alle mie singole performance”.
“Mi auguro sia una squadra sempre pronta a combattere col coltello tra i denti – chiosa Trimboli – Del resto, in una disciplina di squadra come la nostra, il gruppo è determinante e questo, in sinergia con l’ambiente circostante, consente di lavorare al meglio durante la settimana per crescere individualmente ed affrontare con efficacia i singoli appuntamenti che ci proporrà il calendario”.
