La Guardia di Finanza traccia il bilancio. Scoperti 83 furbetti del Reddito di Cittadinanza. Eseguite, dall’inizio del 2022 ad oggi, oltre 6mila ispezioni


CAMPOBASSO/ISERNIA. Anche in Molise la Guardia di Finanza ha celebrato ieri il 249esimo anniversario della sua fondazione. La giornata è stata anche l’occasione per tracciare il bilancio di un anno e mezzo di attività.

Un impegno continuo e a tutto campo contro la criminalità e a tutela di cittadini e imprese.

Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, sono stati eseguiti 6.193 interventi ispettivi (4.128 CB – 2.065 IS) e 1.290 indagini (1.104 CB – 186 IS) per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Pnrr.

CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE. L’azione di contrasto all’evasione fiscale posta in essere dalla Guardia di Finanza, attraverso il sistematico ricorso alla ricostruzione dei flussi finanziari, contribuisce alla riduzione del tax gap e si sviluppa “chirurgicamente” nei confronti dei contribuenti connotati da un elevato indice di pericolosità fiscale. In proposito, i Reparti molisani delle Fiamme Gialle hanno intensificato l’attività di prevenzione delle frodi fiscali attraverso controlli più capillari. Nell’ambito dell’attività a tutela delle entrate, particolare importanza assume la fatturazione elettronica, che rende più agevole la selezione dei soggetti a rischio e più rapida l’individuazione delle frodi. I Reparti del Corpo hanno riservato particolare attenzione alle frodi in materia di crediti d’imposta, al fine di garantire la corretta destinazione delle ingenti risorse pubbliche stanziate per sostenere le famiglie e le imprese. Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di accertare frodi per oltre 213 milioni di euro (211 CB – 2 IS). L’ammontare dei crediti inesistenti sottoposti a sequestro è di quasi 56 milioni di euro (54,5 CB – 1,4 IS). Il Sommerso d’azienda e il lavoro nero e irregolare contribuiscono ad alterare gli equilibri economici e finanziari del Paese, in quanto minano l’intero sistema economico, sottraendo risorse all’erario, nuocendo agli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e favorendo una competizione sleale con le imprese oneste. Nei suddetti ambiti operativi stati individuati 85 evasori totali (47 CB – 38 IS), ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco, e 114 lavoratori in “nero” o irregolari (48 CB – 66 IS). I soggetti denunciati per reati tributari sono stati 170 (116 CB – 54 IS), inoltre, sono state avanzate 26 proposte di cessazione della partita IVA e cancellazione dalla banca dati Vies (10 CB – 16 IS) nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale. Le frodi alle accise arrecano anch’esse gravi danni alle entrate dello Stato ed effetti distorsivi alle regole della libera concorrenza. Nel settore in esame sono stati condotti 25 interventi che hanno permesso di sequestrare oltre 3.300 kg di prodotti energetici e di accertare ulteriori 68.647 kg consumati in frode (tutti nella provincia di Campobasso). Nel settore del gioco pubblico, la Guardia di Finanza tutela i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, salvaguardando le fasce più deboli, prime fra tutte i minori. I Controlli e le indagini condotte contro il gioco illegale hanno permesso di verbalizzare 88 soggetti (59 CB – 29 IS), di cui 4 denunciati all’Autorità giudiziaria (tutti nella provincia di Campobasso).

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA. L’attività della Guardia di Finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie. Le direttive operative impartite per il corrente anno mirano, in particolare, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziari con risorse del PNRR. Ciò anche in ragione del ruolo affidato al Corpo nell’ambito del sistema di governance del Piano. Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati 869 (619 CB – 250 IS), cui si aggiungono 315 indagini (281 CB – 34 IS) delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO), al cui esito 361 soggetti (328 CB – 33 IS) sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e 56 (39 CB – 17 IS) segnalati alla Corte dei conti per danni erariali pari a oltre 92,5 milioni di euro (92 CB – 0,5 IS). Le frodi scoperte ai danni delle risorse dell’Unione europea ammontano a quasi 126 milioni (125 CB – 0,9 IS), mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali e alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a 4,6 milioni di euro (3,8 CB – 0,8 IS). In materia di reddito di cittadinanza sono stati eseguiti 226 controlli (140 CB – 86 IS), tutti selettivamente orientati grazie a mirate analisi di rischio sviluppate dalla componente speciale, che hanno consentito di accertare contributi indebitamente richiesti e/o percepiti pari a euro 1.242.568 (972.483 CB – 270.085 IS) e di denunciare all’Autorità Giudiziaria 83 responsabili (68 CB – 15 IS). L’inquinamento del settore degli appalti emargina le imprese oneste dalle procedure a evidenza pubblica, con l’ulteriore, negativo effetto rappresentato dalla penetrazione di una economia illegale in settori strategici. Effetti deleteri che caratterizzano anche i fenomeni corruttivi che, parimenti, alterano le regole della sana competizione tra imprese, danneggiano gli onesti e fanno aumentare i costi dei servizi pubblici, a danno della loro efficienza. In tema di appalti sono state monitorate procedure contrattuali per oltre 72 milioni di euro, mentre il valore di quelle risultate irregolari, in quanto interessate da condotte penalmente rilevanti, ammonta a oltre 34 milioni (tutte sulla Provincia di Campobasso), con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 14 soggetti. L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e ad altri delitti contro la Pubblica Amministrazione è stata svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti. In tale comparto sono state denunciate, complessivamente, 18 persone (16 CB – 2 IS).

CONTRASTO DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA. L’azione della Guardia di Finanza, in questo comparto, mira a impedire che gli interessi della criminalità, sia organizzata sia economico-finanziaria, possano introdursi nell’economia legale e, nel contempo, punta a salvaguardare le regole della sana concorrenza e del libero mercato. Per combattere le condotte illecite più insidiose, fondamentali risultano l’esecuzione di mirati accertamenti patrimoniali e l’osservazione continua delle dinamiche che inquinano il tessuto sociale ed economico del Paese.

Il monitoraggio dei flussi finanziari risulta essere il metodo più efficace per individuare i capitali di origine illecita, prevenendo e contrastando forme di riciclaggio in grado di inquinare l’economia legale e di alterare le condizioni di concorrenza. Nello specifico settore della lotta al riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 28 interventi (21 CB – 7 IS), che hanno portato alla denuncia di 61 persone (37 CB – 24 IS), e al sequestro di beni per un valore di 2.745.000 euro (2.665.000 CB – 80.000 IS). Sono state inoltre analizzate 188 (107 CB – 81 IS) segnalazioni di operazioni sospette, attività volta, da un lato, ad agevolare la selezione dei soggetti da sottoporre a controllo o a ispezione antiriciclaggio e, dall’altra, a intervenire, in modo mirato, in presenza di movimentazioni anomale dietro le quali potrebbero ragionevolmente celarsi condotte di “ripulitura” di denaro “sporco”. Contrastare i reati fallimentari significa restituire quanto dovuto a tutti i creditori delle società fatte fallire illegalmente. In tale ambito operativo è stata accertata la distrazione di beni per oltre 13,8 milioni di euro (violazioni riscontrate tutte sulla provincia di Campobasso) con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 43 responsabili. In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 154 soggetti (142 CB – 12 IS). Ulteriori 937 accertamenti (839 CB – 98 IS) sono stati svolti su richiesta dei Prefetti, la maggior parte dei quali in funzione del rilascio della documentazione antimafia. Nel periodo in esame, i Reparti hanno sequestrato 28,3 chilogrammi di sostanze stupefacenti (28 CB – 0.3 IS), in prevalenza costituite da hashish e marijuana, denunciando all’Autorità Giudiziaria di 55 soggetti (53 CB – 2 IS), dei quali 7 tratti in arresto, e segnalandone 249 ai Prefetti (177 CB – 72 IS). Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio e dei mezzi navali, a riscontro delle segnalazioni del cittadino. La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole. Su tale versante sono stati eseguiti oltre 131 interventi (106 CB – 25 IS), con il sequestro di 122.644 di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy ovvero non sicuri (72.744 CB – 49.900 IS) nonché di circa 46.000 kg di pellet da riscaldamento non conforme. Complessivamente, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 58 responsabili (22 CB – 36 IS).

OPERAZIONI DI SOCCORSO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA . Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di Finanza assicura un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti, che si sviluppa attraverso articolate indagini di polizia giudiziaria, avviate e portate aventi anche ricorrendo alla collaborazione con Paesi esteri, nonché mediante il pattugliamento del mare da parte dei mezzi del dispositivo aeronavale del Corpo. I grandi traffici illeciti che danneggiano la sicurezza e l’economia del Paese hanno origine, in massima parte, oltremare, transitando per il mediterraneo e fanno capo ad organizzazioni criminali transnazionali la cui scoperta e disarticolazione presuppone un’azione operativa che si sviluppi con la massima e rapida integrazione tra il dispositivo di vigilanza a mare e le strutture investigative sul territorio. Nell’ambito del Comando Regionale Molise, questo è possibile grazie al Reparto Operativo Aeronavale di Termoli e alla dipendente Stazione Navale, che si coordinano costantemente con le altre Unità operative presenti sul territorio, scambiandosi informazioni e pianificando ed eseguendo interventi coordinati. La combinazione tra terra e mare costituisce dunque, una leva irrinunciabile per consentire al Corpo il pieno assolvimento delle sue missioni istituzionali, permettendo, inoltre, di realizzare un immediato raccordo con l’Autorità Giudiziaria. Con riferimento alla collaborazione con le organizzazioni internazionali, la sinergia con l’Agenzia europea Frontex ai fini della vigilanza dei confini esterni dell’Unione Europea attraverso l’International Coordination Centre di Pratica di Mare, è proseguita con l’operazione “POSEIDON 2022”, finalizzata al contrasto dell’immigrazione irregolare e dei crimini transfrontalieri via mare. Una vedetta velocissima del Reparto Operativo Aeronavale di Termoli è stata impegnata nell’ambito della suddetta operazione in territorio ellenico per supportare e assistere le autorità locali nel controllo dei confini marittimi. In tale contesto, nel corso delle missioni diuturnamente condotte, l’equipaggio ha tratto in salvo 70 migranti. Una ulteriore unità navale è stata rischierata presso le sedi di Augusta e Pantelleria nell’ambito di un dispositivo aereonavale finalizzato al contrasto all’immigrazione illegale proveniente dal nord Africa, traendo in salvo ulteriori 110 migranti. Sono stati inoltre effettuati 474 controlli di polizia nei confronti di altrettante unità navali di varia tipologia. L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, cui la Guardia di Finanza partecipa prioritariamente con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “ATP.I.”