HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Agricoltura, Coldiretti Molise: “Sì al biologico ma servono infrastrutture”

Agricoltura, Coldiretti Molise: “Sì al biologico ma servono infrastrutture”

Incontro a Petacciato nell’ambito del progetto Agrismart


CAMPOBASSO. L’agricoltura biologica e le sue Pratiche di gestione finalizzate al miglioramento della qualità ambientale e alla conservazione della biodiversità. Questo l’argomento trattato presso l’azienda biologica e biodinamica ‘Opera Società Agricola Di Vaira’ di Petacciato.

L’incontro si è tenuto nell’ambito delle azioni dimostrative del progetto Agrismart. Ha fornito l’occasione ai numerosi imprenditori agricoli partecipanti di confrontarsi sulle tematiche inerenti l’agricoltura bio e le sue peculiarità per l’ambiente, nell’ottica della transizione ecologica dei nostri territori.

Ideato in collaborazione fra Coldiretti Molise, l’Ente di Formazione ‘Scuola e Lavoro’ di Termoli ed Impresa Verde Molise srl, la Società di servizi di Coldiretti Molise.

Nel corso della visita in azienda, preceduta da una fase teorica, tenuta dal direttore della stessa Fabio Cordella, e da Carlo Murer, che ha animato la parte teorica all’incontro rispondendo alle domande dei partecipanti, gli imprenditori coinvolti hanno avuto modo di acquisire, sia teoricamente che “in campo”, le tecniche di gestione dell’agricoltura e della zootecnia biologica indirizzate al miglioramento della qualità ambientale e alla conservazione della biodiversità, oltre che le pratiche di agroecologia utili per migliorare la fertilità del suolo e la ritenzione idrica utile a ridurre l’erosione dei terreni.

Ospiti del direttore dell’azienda, Fabio Cordella hanno preso parte anche il vicepresidente di Coldiretti Molise, Adamo Spagnoletti, ed il Direttore regionale dell’Organizzazione, Aniello Ascolese, che hanno evidenziato le peculiarità dell’agricoltura biologica non tralasciando di sottolineare le difficoltà che gli imprenditori agricoli e zootecnici si trovano ad affrontare quotidianamente.

“Coldiretti – ha affermato il direttore Ascolese – attribuisce grande rilevanza al biologico e al biodinamico, come strumenti centrali per la transizione ecologica dei nostri territori, e a tal fine ha costituito a livello nazionale l’Associazione delle imprese biologiche e biodinamiche dell’Organizzazione, denominata appunto ‘Coldiretti Bio’. Un’associazione, questa – ha precisato – impegnata nello sviluppo dell’agricoltura biologica, con gli obiettivi di rappresentare ed assistere i soci in ambito tecnico, normativo e commerciale, anche nei confronti della Pubblica Amministrazione, nonché verso tutti gli altri enti pubblici e privati nazionali e internazionali, interessati all’agricoltura biologica e biodinamica”.

“Coldiretti – gli ha fatto eco il vice presidente Spagnoletti – guarda con molta attenzione al biologico, tuttavia non si può dimenticare che le aziende agricole e zootecniche della nostra regione stanno pagano un prezzo altissimo in termini di carenza, spesso vera e propria mancanza, di infrastrutture indispensabili a mandare avanti l’attività, a cominciare da una rete viaria adeguata ed efficiente per finire ad una connessione Internet veloce ormai fondamentale per una gestione efficiente delle attività aziendali”.

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