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Ferrovie, il Pd contro l’ipotesi di tagli alle corse dei treni: “Il Molise vuole vivere”

La presa di posizione dei consiglieri Battista, Trivisonno, Chierchia e Ramundo, che hanno chiesto di aumentare e non ridurre le corse


CAMPOBASSO. No ai tagli ai collegamenti in treno. Ferma presa di posizione dei consiglieri del Pd e de La Sinistra per Campobasso contro.

“Oggi in Consiglio Comunale a Campobasso – hanno dichiarato i consiglieri Antonio Battista, Giose Trivisonno, Bibiana Chierchia e Stefano Ramundo – abbiamo manifestato il nostro disappunto per le scelte scellerate sulla viabilità ferroviaria nella Regione Molise: le nostre linee potrebbero essere  interessate da pesantissimi tagli che riguarderanno i collegamenti per Roma e Napoli e la chiusura definitiva dei collegamenti con Termoli”.

“D’altra parte abbiamo un classe dirigente che gestisce i nostri ospedali ma si fa curare fuori dal Molise e, dunque, non ci si stupisce che da Lotito in giù (in termini istituzionali) del nostro trasporto ferroviario nessuno se ne curi. La Regione Molise prende decisioni penalizzanti mentre si parla (chiacchiere) di rilancio dei territori e delle aree interne – hanno aggiunto i dem – Diventa addirittura ridicolo stupirsi di fronte a problemi come lo spopolamento, il calo demografico, l’assenza di servizi e il calo occupazionale”.

“I tagli causeranno disagi che andranno ad  aggiungersi a quelli che vengono già patiti dalla popolazione molisana a causa della prolungata sospensione della circolazione sulle tratte per Roma, Napoli e Termoli – hanno rimarcato ancora i consiglieri di centrosinistra – La riduzione dei servizi andrà ad inserirsi in un contesto infrastrutturale  indecente con i territori già privi di collegamenti stradali degni dei tempi che viviamo e che i tagli oltre a ridurre i collegamenti tra le realtà regionali avranno ricadute sui  rapporti con le popolazioni  dei contesti regionali confinanti e la regione risulterà  sempre più distante dalla possibilità anche di un utilizzo  soddisfacente dei collegamenti ferroviari ad alta velocità.   Ci saranno  contraccolpi sulle sistema formativo, universitario e scolastico in generale, sul già  poverissimo sistema turistico regionale, sull’invecchiamento della popolazione causato dalla  ulteriore marginalizzazione delle nostre aree che accelererà la fuga dei giovani disincentivati ad ogni iniziativa su un territorio sempre più povero di servizi”.

“Oggi in Consiglio Comunale di Campobasso abbiamo chiesto con un documento (primo firmatario Antonio Battista) che il definanziamento sul sistema ferroviario regionale non trovi realizzazione ma anzi si siano ulteriori risorse per aumentare il numero delle corse anche in considerazione degli stanziamenti in spesa sulle tratte ferroviarie regionali che diversamente risulterebbero vanificati.  Ai parlamentari eletti nella regione Molise (anche a quelli che in Molise non vivono) – hanno concluso Battista, Trivisonno, Chierchia e Ramundo – abbiamo chiesto iniziative che sollecitino  il Governo a ripianare il deficit regionale nel settore trasporti. Anche il Molise vuole vivere”.

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