Le visite ai Sepolcri
Il Sepolcro a San Lazzaro (foto archivio)

Domani l’inizio del Triduo Pasquale con la celebrazione, in Cattedrale, della Messa Crismale. Venerdì uno dei momenti più attesi dalla popolazione: la Processione del degli ‘incappucciati’


di CAMILLO PIZZI

ISERNIA. Con le celebrazioni della Domenica delle Palme si è aperta la Settimana Santa, momento centrale della fede cristiana che culminerà nel Triduo Pasquale e, quindi, nella Pasqua di Resurrezione. Domenica scorsa, migliaia di persone hanno gremito le chiese in cui si è ripercorsa la passione di Gesù Cristo, dall’Ultima Cena fino alla morte e deposizione nel sepolcro, per poi scambiarsi i ramoscelli di ulivo benedetti, simbolo di una pace che, purtroppo, sembra ormai una chimera.

Il Triduo comincerà nella mattinata di domani, quando, nella Cattedrale di Isernia alle ore 9.30, il vescovo della diocesi, Camillo Cibotti, presiederà la Messa Crismale, solenne concelebrazione che vuole rappresentare l’unità della Chiesa locale raccolta intorno al suo pastore. Ad essa, infatti, sono invitati tutti i sacerdoti della diocesi, i quali rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione.

Inoltre, in questa occasione, monsignor Cibotti consacrerà gli olii santi, il crisma, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi, che saranno poi usati durante tutto il corso dell’anno liturgico per celebrare i sacramenti del battesimo, della cresima, dell’ordine sacro e dell’unzione degli infermi. Nel tardo pomeriggio, invece, nelle varie chiese, verrà ricordata l’Ultima Cena, con l’istituzione del sacramento dell’Eucarestia, all’interno della quale il celebrante riproporrà il gesto della “lavanda dei piedi”, con il quale Cristo, in segno di umile servizio, lavò i piedi ai dodici Apostoli.

Al termine della celebrazione, gli altari principali verranno spogliati di tutti gli addobbi, mentre l’eucarestia sarà tolta dal tabernacolo per riporla in un altare provvisorio adornato per l’occasione di fiori e luci, l’altare della ‘reposizione’, impropriamente detto ‘sepolcro’. Contemporaneamente verranno svuotate le acquasantiere (che poi saranno riempite con l’acqua benedetta nella notte del Sabato Santo), verranno bloccate le campane e coperti con tessuti i crocifissi. La visita ai ‘sepolcri’ caratterizzerà come ogni anno la serata, fino a notte inoltrata: saranno infatti migliaia i fedeli a sostare nelle varie chiese per un momento di preghiera, spesso animato dai gruppi giovanili parrocchiali, per tradizione o per semplice curiosità.

Venerdì Santo sarà uno dei giorni dell’anno più attesi dalla popolazione isernina. Nel primo pomeriggio, in ogni chiesa verrà celebrata l’Azione Liturgica della Passione del Signore, mentre in serata, alle ore 20.30, dalla chiesa di Santa Chiara si snoderà la suggestiva e molto partecipata processione del Cristo Morto, conosciuta nel capoluogo pentro anche come la processione degli “incappucciati” (i portatori di croci o di statue che, con il volto coperto da cappucci bianchi, spesso scalzi, ripercorrono il calvario di Cristo). Quest’anno il corteo religioso percorrerà il seguente itinerario: corso Marcelli, piazza Celestino V, piazza Carducci, via d’Apollonio, via Kennedy, via Sturzo, via De Gasperi, corso Garibaldi, via Petrarca, via XXIV Maggio, via Enrico d’Isernia, piazza Tedeschi, via Ponzio, via Lorusso, piazza Carducci, piazza Celestino V, via Marcelli, via Occidentale, via d’Apollonio, rampa Purgatorio, via Marcelli, per terminare in piazza Andrea d’Isernia, davanti la Cattedrale, dove il vescovo impartirà la benedizione finale. Saranno, secondo un ordine ormai fisso, le cinque confraternite di antica memoria ad aprire il corteo (Santa Maria del Suffragio, Sant’Antonio, Santissimo Rosario, Santissimo Sacramento e La Fraterna), seguite dai gruppi dell’Unitalsi e dell’Agesci, dalla banda musicale, dal coro, dal clero che precederà le statue del Cristo Morto e della Vergine Addolorata, scortate dalle forze dell’ordine in alta uniforme. Subito dopo, i portatori, le autorità e quindi i fedeli.

Il Sabato Santo sarà il giorno dedicato dai credenti al silenzio e alla preghiera in attesa della Veglia Pasquale che comincerà nella notte con la benedizione del fuoco e l’accensione del cero pasquale per poi culminare nella solenne Messa di Resurrezione in cui, al momento del canto del “Gloria”, verranno suonate a distesa le campane a festa. Durante la celebrazione verrà anche benedetta e distribuita l’acqua e rinnovate le promesse battesimali, e in qualche chiesa anche impartito il sacramento del battesimo a neonati e adulti.

Il suono delle campane riecheggerà, naturalmente, nell’intera giornata della domenica di Pasqua quando, è prevedibile, tutte le chiese saranno di nuovo gremite di fedeli.