Nelle principali vertenze locali che restano aperte. Contestazioni al governo Draghi e al governo Toma e solidarietà alla Cgil per quanto accaduto sabato a Roma
CAMPOBASSO. Sciopero generale indetto dai sindacati di base, pochi i manifestanti al presidio organizzato a Campobasso, in piazza Prefettura. Insieme ai sindacati di base, anche il Soa, sindacato operai autorizzati, Azione civile e il Partito comunista. Presenti anche il movimento spontaneo di lotta ‘Cacciamoli’ e il Comitato familiari vittime del Covid.
Alla protesta generale, che ha accomunato Campobasso a tante città italiane, anche vertenze locali, a partire dalla situazione degli operai forestali non stabilizzati, per passare dalla questione delle assunzioni a Molise acque e a quella degli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid, il cui contratto non è stato prorogato.
“Una manifestazione ridotta – ha fatto sapere per il Soa Andrea Di Paolo – con una temperatura che oggi a Campobasso segnava sette gradi e una pioggia battente, ma nonostante tutto non ci siamo tirati indietro. Il Molise che lotta per i diritti ha dimostrato se ce ne fosse ancora bisogno che esiste ed è libero. Contro il governo Draghi e il governo Toma che a livello nazionale e territoriale continuano a tagliare e ad abbattere i diritti sul lavoro, sanità pubblica, ambiente e istruzione. Continueremo quotidianamente ad opporci alle politiche distruttive del sistema per la costruzione di una coscienza di classe. Con dignità andiamo avanti senza sosta dentro i luoghi di lavoro per la strada e per le piazze”.
Dalla manifestazione solidarietà alla Cgil e condanna agli episodi di violenza avvenuti sabato a Roma.
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