HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLICampobasso si tinge di noir

Campobasso si tinge di noir

Domani alla biblioteca ‘Albino’ la presentazione di ‘Principessa’, opera di Gianfranco Calligarich

 

CAMPOBASSO.  Continuano gli appuntamenti che il Laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione, ideato e organizzato dall’Unione Lettori Italiani del capoluogo molisano, organizza presso la biblioteca provinciale “P. Albino”. Domani  alle ore 18.30 il pubblico, finora attento e numeroso, avrà modo di incontrare lo scrittore e sceneggiatore Gianfranco Calligarich. Artista poliedrico di origini cosmopolite, durante la prima giovinezza a Milano comincia  l’attività di scrittore per impegnarsi, una volta giunto nella capitale, nella carriera di giornalista e sceneggiatore di serie televisive e opere teatrali. In Molise, insieme al critico cinematografico Leopoldo Santovincenzo, parlerà ai lettori del suo ultimo libro; il romanzo, edito dalla Bompiani (16 euro), è il terzo in ordine di pubblicazione e s’intitola “Principessa”.

 Principessa è il nome d’arte di un insospettabile impiegato che, riservato dipendente di giorno, la notte si traveste per concedersi ai frequentatori dei nebulosi marciapiedi milanesi. In cerca di un riparo dove sfuggire all’ira dei suoi aguzzini, un fosco personaggio verrà ad abitare il suo appartamento e la sua vita. Corriere della droga e avvezzo all’ambiguità, il nuovo inquilino metterà in atto un subdolo rituale di corteggiamento al fine di arrivare alla conquista del tesoro della “principessa”: i guadagni della vita notturna, presumibilmente custoditi all’interno di una stanza chiusa a chiave. Nel reciproco gioco di seduzione Principessa, che pur cede abbastanza presto al fascino del suo spasimante, continua a mantenere un atteggiamento di vigile prudenza e riesce, con la teatralità dei gesti e la singolarità degli atteggiamenti, ad irretire nella sua intrigante tela il subdolo compagno di casa.

 

Come nei vecchi noir in bianco e nero (di cui non a caso Principessa è collezionista) anche nel romanzo di Calligarich l’io narrante (il corriere della droga) resta invischiato nell’evolversi degli eventi. In chiave omosessuale, il nero del dramma si tinge di rosa. In una struggente e romantica storia d’amore immersa nel buio umido dell’inverno milanese, la pietas dell’autore verso questi due reietti della società è espressa attraverso una  narrazione dallo stile spietatamente analitico, asciutto e graffiante.

DP

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