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Emergenza neve 2012, volano stracci tra Frattura e Iorio

Il governatore del Molise accusa l’ex presidente di aver autorizzato spese senza copertura. Quest’ultimo replica tacciando il centrosinistra di immobilismo


CAMPOBASSO. La protesta dei 37 sindaci, in attesa di ricevere i fondi per poter risarcire le ditte che hanno lavorato sul territorio per far fronte all’emergenza neve del 2012, ha scatenato un ‘botta e risposta’ al vetriolo tra il presidente della Regione Paolo Frattura e il suo predecessore Michele Iorio. Quest’ultimo ha inteso farsi carico delle rimostranze degli amministratori locali e ha interrogato il vertice della giunta chiedendo lumi sui circa 850mila euro che la Regione avrebbe dovuto ricevere dal governo centrale e stanziare in favore dei Comuni. Soldi che, a suo avviso, dal 2013 ad oggi non sarebbero stati sollecitati. Tuttavia, secondo Frattura questa versione dei fatti non rispecchierebbe la realtà. “Il consigliere Michele Iorio – afferma il governatore – continua a contestare disastri amministrativi che portano la sua firma, come la gestione dell’emergenza neve del 2012. Delle due l’una: o Iorio non sa come stanno per davvero le cose, o mente sapendo di mentire. Quello che lui sostiene in relazione a 850 mila euro che noi non avremmo ancora riscosso dal Governo centrale, è falso. Tutto quanto la Protezione civile nazionale ci ha riconosciuto è stato  riscosso e anche trasferito agli enti locali interessati”. Ma ci sarebbe di più. “Sempre Iorio, – prosegue Frattura – con decreto 22 di febbraio 2012, autorizzò i presidenti delle province e i sindaci di tutta la regione Molise a spendere quanto loro ritenessero necessario per fronteggiare l’emergenza di allora. Conti senza l’oste. Tradotto: Iorio ha autorizzato una spesa per un totale di circa 12 milioni di euro senza avere certezza e contezza di quanto gli sarebbe stato riconosciuto a livello centrale, senza avere in tasca soldi regionali e senza adottare poi l’atto successivo con cui aveva garantito copertura completa. La Protezione civile nazionale ha quantificato i danni in 1,96 milioni di euro e stanziato 1,858 milioni, trasferendo subito una prima quota di 1,115 milioni e poi i restanti 743 mila euro. Parallelamente, rispetto agli oltre 10 milioni di spesa autorizzata da lui, la Regione è riuscita all’epoca a liquidare soltanto 1,6 milioni. Poi nient’altro. Ai nostri enti locali restano da erogare 8,5 milioni di euro e noi, non Michele Iorio, – conclude il presidente Frattura – stiamo lavorando alla soluzione di questo problema”.

Ma il consigliere non ci sta e controreplica. Accusa il suo successore di aver ‘distrutto’ la Protezione civile regionale e, soprattutto, sostiene che l’attuale governatore e la sua squadra avrebbero trascurato la questione portando “i Comuni e le aziende locali alla disperazione”. Iorio ribatte che sarebbe stato il governo dare il via libera agli oltre dieci milioni di euro di spesa, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti. E che la Regione “ha l’obbligo e il dovere, anche morale, di pretendere nel tempo che quegli impegni vengano mantenuti”. Specie se a Roma arriva un premier ‘amico’. Quindi l’affondo: “Tu cosa hai fatto, Paolo, perché ciò accadesse in ben quattro, e sottolineo quattro anni dal 2013? Dov’è una tua firma sullo stanziamento di risorse nonostante l’impegno assunto e votato in Consiglio regionale? E’ forse il caso di osservare – chiosa Iorio – che non conviene far ricadere sul lavoro svolto dal governo passato la vostra incapacità politica di far sentire la voce del Molise a Roma”. Parole forti, sintomo di una campagna elettorale già nel vivo. E le imprese attendono. 

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