HomeSenza categoriaRegione, inizia lo spoils system: Perrella verso l'Arsarp, conferma per la Palladino

Regione, inizia lo spoils system: Perrella verso l’Arsarp, conferma per la Palladino

Prime fibrillazioni in maggioranza, con i partiti che invocano discontinuità nel metodo di scelta rispetto al passato. Proroga per l’ex segretaria generale della Camera di Commercio, considerata fratturiana di ferro, ma soprattutto nomina di vertice in vista per il bojanese, segretario regionale del Movimento nazionale per la sovranità, che Toma vorrebbe a capo dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo, Rurale e della Pesca


CAMPOBASSO. Il neo governatore del Molise Donato Toma ha avviato lo ‘spoils system’, non senza suscitare le prime fibrillazioni nella sua maggioranza.

hqdefaultRumors riferiscono che, in primo luogo, avrebbe firmato la proroga dell’incarico ad una ‘fedelissima’ di Paolo Frattura. Avrebbe, in sostanza, rinnovato il contratto part-time alla dottoressa Lorella Palladino. Quest’ultima, già segretario generale della Camera di Commercio del Molise, sarebbe stata distaccata a tempo parziale presso la Regione dall’ex presidente che, per competenza, le avrebbe assegnato la direzione del servizio ‘Supporto all’autorità di gestione del POR FESR-FSE in materia di aiuti’. Fiducia di fatto confermata anche oggi dal nuovo governatore.

consiglio comunale bojano copiaMa a far ‘palpitare’ i partiti della coalizione di centrodestra sarebbero le indiscrezioni circa il rinnovo del vertice dell’Arsarp (Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo, Rurale e della Pesca). In pole ci sarebbe Carlo Perrella, figlio dell’amministratrice di lungo corso Angiolina Fusco, finito tra i ‘trombati’ eccellenti alle ultime elezioni regionali e, soprattutto, colui che, con il suo voto favorevole al documento contabile, ha tenuto in vita l’amministrazione Di Biase a Bojano (nella foto). La stessa amministrazione, ‘filofratturiana’, per la quale il presidente Toma ha svolto l’incarico di assessore esterno al Bilancio.

Circostanze che, considerate nel complesso, non sarebbero del tutto gradite al resto della maggioranza, specie agli esponenti più a destra della coalizione che, esprimendo quasi una sorta di veto, avrebbero auspicato una rottura col passato netta, soprattutto nei metodi utilizzati per le nomine.
Nulla di personale, dunque, nei confronti degli interessati o sulla loro professionalità. Ma una questione di opportunità.

Ora sta al governatore gestire i malumori, semmai con una sterzata per i prossimi incarichi – ammesso che Perrella davvero la spunti – oppure andando incontro alle esigenze degli eventuali ‘malpancisti’. In fondo, siamo solo all’inizio.

 

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