Il commento del segretario regionale del Pd, dopo l’audizione dei commissari e la seduta monotematica del Consiglio regionale sulla sanità
CAMPOBASSO. Seduta monotematica sulla sanità, il Consiglio regionale ha approvato ieri l’atto fotocopia del documento del Pd. E’ quello che ha dichiarato il segretario dem dopo la riunione di ieri. “Una battaglia – così l’ha definita -che ogni rappresentante del territorio ha fatto erroneamente per il suo elettorato, per i suoi cittadini di riferimento, per il lembo di terra molisana che rappresenta”.
“Lo sforzo che tutti dovremmo fare, ed è quello che noi del Pd abbiamo fatto – ha affermato Facciolla – è quello di ampliare il raggio d’azione, il raggio di interesse ovvero avere un punto di riferimento più ampio ossia i 300mila cittadini molisani che sono tutti uguali e che stanno perdendo giorno dopo giorno il diritto alle cure, il diritto alla sanità”.
“Quello che noi del Pd abbiamo fatto in tutti questi mesi che hanno preceduto la pubblicazione del Pos – ancora il segretario del Partito democratico è stato quello di cercare di comprendere cosa sia nei dettagli il decreto Balduzzi. E di opporsi fermamente a che questo venga applicato perché, come ho ribadito nell’intervento di ieri mattina durante l’audizione con i commissari ad acta, il decreto Balduzzi non può e non deve essere applicato al Molise perché non vi sono le condizioni per farlo prima fra tutte l’impercorribilità delle nostre strade, che consentano in tempi brevi di raggiungere i presidi sanitari che rimarrebbero sul territorio”.
“La politica – ha affermato Facciolla – è concertazione, confronto, rispetto delle idee dell’avversario e rinuncia alle proprie posizioni pur di arrivare a un risultato condiviso. Ieri il Consiglio al termine dei lavori ha approvato un atto che ricalca fedelmente il documento scritto dalla direzione regionale del Pd e che prevede il superamento del Balduzzi, la contrarietà al commissariamento e la scelta dei commissari di rivolgersi ad Agenas”.
“Siamo soddisfatti di questo risultato – ha concluso – seppure consapevoli che la strada da fare è ancora lunga per difendere la nostra sanità ma non ci tireremo mai indietro e non abbandoneremo mai la costruzione Democratica di questo Paese”.
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