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Coronavirus: artigiani tra i più esposti alla crisi. In troppi rischiano di chiudere

Dagli incentivi alle attività danneggiate dall’emergenza sanitaria ed economica in atto in queste settimane alla lotta all’abusivismo: Confartigianato in prima linea nel dare sostegno alle imprese che operano sul territorio regionale.


CAMPOBASSO. “Confartigianato vuole contribuire a fronteggiare l’emergenza coronavirus sia sul fronte degli aspetti sanitari sia per quanto riguarda le conseguenze sul tessuto produttivo e sulle piccole imprese”. E’ quanto dichiara il presidente regionale Francesco Toci, che annuncia in una nota la realizzazione di iniziative informative per le aziende, la stragrande maggioranza delle quali sta pagando un duro prezzo a causa dello stop forzato al lavoro, con il rischio concreto di non poter più ripartire. 

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“Alcune risposte concrete – spiega – stanno arrivando dall’Ente Bilaterale per gli Artigiani e dal Fondo Bilaterale per l’Artigianato. Il decreto legge “Cura Italia”  ha infatti previsto che le imprese artigiane che intendano beneficiare dell’ammortizzatore sociale e dell’assegno ordinario devono presentare la domanda a FSBA e non all’INPS. Confartigianato già il 26 febbraio aveva siglato un accordo con le altre parti sociali che aveva attivato uno specifico intervento di sostegno al reddito connesso alle sospensioni dell’attività aziendale determinate dalla diffusione del coronavirus. Si tratta – continua il presidente di Confartifianato Imprese Molise – di una prestazione straordinaria, immediatamente utilizzabile dalle imprese, anche da quelle con un solo dipendente.

L’intervento di FSBA prevede una dotazione di 20 settimane di sostegno aggiuntive alla dotazione ordinaria già esistente per tutte le imprese iscritte a FSBA. L’ammortizzatore sociale con causale Coronavirus è utilizzabile in tutta Italia, a partire dal 23 febbraio e consente di recuperare retroattivamente anche le assenze dei lavoratori dal 23 febbraio scorso.

I dipendenti che vengono sospesi per mancanza di lavoro dovuta al coronavirus ricevono l’assegno loro spettante, che è pari all’80% della retribuzione lorda persa nel mese entro il massimale mensile vigente, equivalente a circa 1.200 euro lordi. L’accordo che avvia la nuova prestazione  – prosegue Toci – prevede anche la sospensione del requisito del limite di 90 giorni di anzianità aziendale per i lavoratori, purché risultino assunti in data precedente al 26 febbraio 2020.

Inoltre, solo ed esclusivamente per la tipologia di sostegno Covid-19 – Coronavirus, è sospeso il limite di 6 mesi di regolarità contributiva per le aziende neo-costituite, purché già attive alla data del relativo provvedimento”.

Tra le priorità dell’associazione anche la lotta all’abusivismo, tema di forte attualità in un momento nel quale la stragrande maggioranza delle attività che pagano le tasse regolarmente sono state costrette a chiudere per via delle disposizioni restrittive emanate dal governo per limitare la diffusione del contagio. In proposito Toci lancia un appello ai consumatori ad evitare di incotnrare operatori abusivi, per tutelare sè stessi  e per contenere la diffusione del Covid-19″. 

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