Il direttore regionale della Cia Donato Campolieti lancia l’allarme: “Le misure restrittive stanno causando il blocco delle vendite per il periodo delle festività. Sono necessari aiuti economici per gli allevatori in difficoltà
CAMPOBASSO. La Pasqua è alle porte e l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 travolge anche gli allevamenti degli ovi-caprini, ormai al collasso a causa del drastico calo delle vendite.
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Il grido d’allarme è lanciato dal direttore regionale della Cia Donato Campolieti, il quale in una nota sottolinea che le misure restrittive attuate contro il rischio diffusione del contagio stanno danneggiando un settore che in Molise è di prioritaria importanza.
“Sono bloccate – denuncia Campolieti – le prenotazioni di carne ovi-caprina per il periodo pasquale; siamo in presenza dell’ennesima batosta che sta colpendo gli allevatori molisani, che vedono vanificare il lavoro di produzione portato avanti con grandi sacrifici.
E’ necessario – aggiunge – che il governo nazionale e quello regionale mettano in campo misure di sostegno per questa categoria di produttori. Gli agnelli invenduti rappresentano un danno economico non indifferente in quanto determinano una mancanza di liquidità ed un aggravio dei costi di produzione dovendo continuare a mantenere in azienda gli animali. Da tempo – incalza Campolieti – evidenziamo il problema rappresentato dalle carni estere, vendute a prezzi molto bassi rispetto alla produzione locale che ora subisce un ulteiriore grave contraccolpo. Per il direttore della Cia è urgente attivare subito misure di sostegno o l’intero settore morirà.
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