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Covid, Cardarelli di nuovo sotto pressione. Appello della Cgil: “Il personale non sia lasciato solo”

Il sindacato torna sulle troppe criticità che vive il sistema sanitario molisano e in particolare l’ospedale di Campobasso. Amantini: “Operatori di nuovo in prima linea ma la Regione faccia la sua parte”


CAMPOBASSO. “Gli operatori della Asrem ancora una volta sono chiamati a dare un forte contributo alla gestione di pazienti affetti da Covid-19, in particolare nell’ospedale Cardarelli di Campobasso che, con l’allestimento del quinto piano a reparto Covid, subirà l’impatto maggiore della pandemia”. Per questo la Fp Cgil Molise chiede che venga data priorità all’adozione di misure di sicurezza non solo per i pazienti, ma per tutto il personale sanitario, ultima linea di difesa contro il dilagare dell’infezione, ivi compresi i lavoratori precari e gli esternalizzati che hanno condizioni economico-contrattuali inferiori.

 La FP Cgil Molise ha denunciato, già da tempo, le criticità dei percorsi e stazionamento dei pazienti Covid, con particolare riferimento all’area del pronto soccorso, della radiologia e di Oostetricia. “Tale situazione – denuncia il segretario regionale Amantini – rischia di far aumentare i casi di positività tra i lavoratori. 

Pertanto, a fronte di questa nuova emergenza, chiediamo alla Asrem di verificare che tutte le misure ed i protocolli previsti per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori siano attuate correttamente come ad esempio i percorsi sporco/pulito covid/no covid che devono essere protetti e delineati in maniera ferrea”-

La Fp Cgil ritiene inoltre indispensabile effettuare, oltre i test sierologici, uno screening con frequenza bisettimanale (tamponi/test rapidi) a tutto il personale, con la possibilità di eseguire test ogni qualvolta ci possa essere un sospetto di positività.

“La nostra preoccupazione – aggiunge il segretario – è anche la salute dei pazienti con altre patologie che si rivolgono al Cardarelli”.

Ma c’è di più. Il sindacato si chiede anche perché agli operatori non sia stato ancora oggi erogato il cosiddetto “premio Covid” stanziato dal Governo nazionale nei mesi scorsi, e che fine abbiano fatto queste risorse.

 Infine la Cgil torna a sollecitare il governo ad aprire quanto prima un “ospedale dedicato Covid”, perché le strutture da poter utilizzare ci sono e con qualche intervento sarebbero pronte ad entrare in funzione.

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