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Isernia, Melogli chiama Di Sandro: apparentamento in salita, Fratelli d’Italia rilancia con un accordo politico

Candidato sindaco e partiti al lavoro per imbastire una trattativa valida. Ma la scadenza per il collegamento formale appare troppo ravvicinata per raggiungere un’intesa e si punta a un’intesa ad ampio raggio, che potrebbe nascondere molte insidie


ISERNIA. Si fa sul serio, nel centrodestra, per trovare l’intesa sull’apparentamento. Gabriele Melogli, candidato sindaco della coalizione, stamani ha rotto gli indugi e ha telefonato al coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Filoteo Di Sandro, che del partito della Meloni è anche delegato di lista. Ovvero, colui che materialmente dovrebbe firmare dal notaio il documento con il quale Fdi si collegherebbe alla coalizione di centrodestra.

Un primo approccio, dunque, cui seguiranno una serie di incontri con tempi contingentati. Le questioni sul piatto sono tante, tantissime. E potrebbero riguardare non soltanto il Comune, ma anche la Regione. L’ex governatore Iorio e il presidente Toma sono infatti su poli opposti che non si attraggono, in barba alle leggi della fisica. Senza contare che l’eliminazione delle surroghe con un colpo di spugna, con l’assessore di Fdi Quintino Pallante che ha votato a favore, ha avuto come risultato quello di tarpare le ali a Di Sandro, che puntava a entrare in Consiglio regionale una volta che Pallante fosse diventato assessore. E invece niente.

Secondo indiscrezioni, pertanto, la strada per l’apparentamento formale sarebbe tutta in salita: la deadline per chiudere l’accordo scade dopodomani alle 15, domenica 10 ottobre, e l’ipotesi che starebbe prendendo piede sarebbe quella di un mero accordo politico, i cui contenuti per ora sono top secret. A proporre il quale sarebbe stato proprio Di Sandro, che di legarsi mani e piedi alla coalizione del governatore Toma, par di capire, non ne vuol sapere.

Ma l’accordo politico non formale nasconde insidie per tutti: al secondo turno delle Comunali 2016 Giacomo d’Apollonio, candidato di Michele Iorio e Fratelli d’Italia, vinse le elezioni contro Gabriele Melogli con l’aiuto di Cosmo Tedeschi, che ha rivendicato a lungo – invano – il mancato rispetto di un patto che doveva garantirgli due poltrone. Quella di vicesindaco per lui e quella di assessore per il suo consigliere eletto, Roberto Di Pasquale. Nulla di tutto questo ha mai visto la luce. E buona parte dei protagonisti – anche oggi – sono gli stessi di allora. Chissà se a Isernia andrà in scena anche stavolta un film già visto.

Un’intesa ‘sulla parola’ potrebbe lasciare maggiori margini di manovra a Fdi dopo il ballottaggio, partito che a quel punto potrebbe tanto fungere da stampella a Toma in ottica rimpasto regionale, visti i continui sussulti in maggioranza (ultimo quello sul Pos); oppure decidere di fare un’opposizione ancora più aggressiva, nella speranza di disarcionare il governatore e tornare al voto anticipato. Le sorti dell’intera politica regionale, pertanto, potrebbero dipendere dal voto di Isernia. Una sconfitta del centrodestra unito avrebbe infatti del clamoroso, visti i numeri dei due poli: Tedeschi e Melogli, al primo turno, sommano oltre il 58 per cento dei consensi. Affondare insieme potrebbe significare la fine per tutto: vecchia nomenclatura a Isernia, governo in carica a Campobasso.

Pba

 

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