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Sforamento del patto di stabilità del 2010, Gianni D’Uva propone la sua ricetta per far fronte a questo problema e fa un ultimo appello: “il voto incrociato è possibile”

Nessun problema di realizzazione del proprio programma elettorale, nonostante lo sforamento del  Patto di stabilità interno nell’esercizio finanziario 2010. Lo ha affermato con convinzione il candidato sindaco indipendente, Giovanni D’Uva, nel corso della conferenza stampa di stamani commentando la notizia pubblicata quest’oggi dagli organi di stampa. “Il fatto in sé è gravissimo – ha detto D’Uva – ma non inciderà sulla nostra proposta. Anzi, paradossalmente ne rafforza la validità, laddove il mancato rispetto del Patto impedirà qualsiasi altra soluzione proposta dai nostri competitori per i problemi economici della città. Lo ribadisco, la nostra proposta non sarà minimamente condizionata da tale gravissimo accadimento causato dall’amministrazione di centrodestra, quantunque comporti sanzioni per il Comune quali il divieto di assunzione di personale di ruolo e a tempo determinato e il divieto di ricorrere a mutui e prestiti per il finanziamento degli investimenti”. Non a caso, il tema centrale di tutto il programma di D’Uva è l’asse che, partendo dalla cultura della legalità, passa per la soluzione del problema dell’occupazione mediante l’intervento diretto del Comune nel tessuto economico cittadino attraverso la creazione di società municipali e di un investitore istituzionale a maggioranza comunale, che immetterà liquidità appunto nel sistema comunale per assicurare sostegno finanziario ad imprese, artigiani, professionisti e famiglie. In conclusione di campagna elettorale, D’Uva ha riassunto i punti salienti del proprio programma, i cui temi sono stati illustrati ai cittadini principalmente sulle piazze. “Questa campagna elettorale – ha ricordato D’Uva – è nata per l’incapacità degli avversari, incastrati nel sistema dei partiti, di dare risposte alla città di Isernia. I candidati rappresentati dei partiti di destra e sinistra, per loro stessa ammissione, hanno detto che nelle rispettive giunte, in caso di vittoria, dovranno tenere conto delle indicazioni fornite dai partiti, al pari di quanto dovuto fare nello svolgimento di una campagna elettorale costellata di interventi di personaggi politici, spesso di bassissima caratura, che nulla hanno apportato ai temi programmatici della nostra città. Noi invece – ha continuato l’ex assessore regionale – abbiamo battuto palmo a palmo il territorio comunale, non solo il centro urbano ma anche le frazioni e le borgate più sperdute, per parlare di democrazia partecipata, dell’adozione del codice etico e della cultura della legalità, della trasparenza e del rispetto delle regole come viatico per la soluzione di tutti i problemi, e in particolare di quelli dell’occupazione e dell’economia”. D’Uva ha parlato di urbanistica, edilizia, lavori pubblici, trasporti indicando le priorità in materia di Piano regolatore generale “da riorganizzare nelle frazioni e borgate”, della metropolitana leggera per risolvere i problemi di studenti, lavoratori e cittadini. Ma l’attenzione maggiore, a suo avviso,  va riservata alla “disastrosa situazione di borgate, frazioni e aree periferiche, abbandonate da due decenni di malgoverno di centrodestra e centrosinistra”. Grande rilievo anche alle politiche sociali, con riferimento alla lotta contro la droga, l’usura, lo sfruttamento della prostituzione e dei mendicanti, alla creazione di centri di aggregazione e ricreazione per giovani e anziani. Punto centrale delle politiche sociali, tuttavia, sarà l’apertura di un supermercato comunale nel quale sarà possibile, per le famiglie meno abbienti, acquistare generi alimentari e prodotti di prima necessità a prezzo di costo. Previsti inoltre interventi drastici per l’abbattimento delle barriere architettoniche e attenzione a tutte le problematiche dei disabili.” Fondamentale sarà l’interesse per i problemi della minoranza di etnia rom, “per la quale verranno adottate – ha aggiunto D’Uva – politiche di inclusione sociale finalizzate da una parte alla loro integrazione, dall’altra all’eliminazione di tutte le problematiche causate dagli stessi in funzione della loro collocazione in posizione del tutto avulsa dal contesto sociale della città”. Turismo e cultura: “Ci occuperemo delle terme solfuree, del Paleolitico, dell’eremo dei Santi Cosma  e Damiano, delle tante emergenze archeologiche cittadine in stato di totale abbandono, ma centrale sarà la soluzione del problema dell’auditorium, nella consapevolezza che, nelle condizioni in cui lo ha lasciato alla città l’amministrazione di centrodestra, rappresenta un problema e non una risorsa. Starà a noi farlo diventare realmente un’opportunità”. Essenziale, nel programma amministrativo dell’ingegnere, anche il centro storico: “Intendiamo farlo tornare a nuova vita riportandovi tutti gli uffici comunali, gli uffici della Regione e rivitalizzandone le attività commerciali e artigianali”. Da non dimenticare, poi, la soluzione dei problemi ambientali, in primis quelli causati dalle discariche di Fosso della Civetta e di Tufo Colonoco, adiacente al territorio del Comune, ma da non sottovalutare anche l’inquinamento elettromagnetico.  Capitolo sport e tempo libero: “Intendiamo supportare in maniera determinante le società sportive – ha argomentato il candidato sindaco – nella consapevolezza che lo sport sia una grande risorsa per una sana crescita della nostra gioventù”. Sarà poi cruciale il diritto all’istruzione, dalla scuole primarie all’università, anche con riferimento alla creazione di un centro per attività formative di alta specializzazione nel campo delle nuove tecnologie. “Da ultimo – ha sottolineato – la nostra attenzione rivolta ai temi del federalismo fiscale, che grazie alle nostre competenze sarà da noi trasformato, da possibile catastrofe, a un’opportunità straordinaria per la città. In particolare il Comune stipulerà accordi con l’amministrazione finanziaria, la locale Agenzia delle Entrate ed Equitalia per la creazione dell’anagrafe tributaria e del sistema tributario comunale, con il fine di ottimizzare l’imposizione e il gettito fiscale. Ma, da questo punto di vista, ancor più importante sarà lo sfruttamento delle norme del federalismo demaniale, per acquisire da Stato e Regione tutti i beni e le risorse disponibili in materia di acque pubbliche, immobili e terreni”. In conclusione di conferenza stampa, un appello finale ai cittadini: “Di fronte alla situazione di assoluta incapacità del centrodestra di governare e del  centrosinistra di fornire soluzioni all’ingovernabilità cittadina, invito gli isernini ad andare a votare e a non astenersi, per non lasciare che il sistema dei partiti scelga il sindaco al posto loro. Facciamo insieme una rivoluzione legale, ricorrendo agli strumenti giuridici che ci sono garantiti dalla possibilità di impugnare non le armi, ma una matita ed esprimere il nostro consenso in favore di Giovanni D’Uva –ha chiosato – anche facendo ricorso al voto incrociato in favore dei consiglieri amici”.

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