CAMPOBASSO. La loro svolta a sinistra vale la rinuncia al confronto diretto con gli elettori. La faccia, stavolta, non ce la metteranno. Loro non lo dicono, ma da fonti interne a ‘Rialzati Molise’, si apprende che le tre ‘punte di sfondamento’ ex Adc, Mario Pietracupa, Riccardo Tamburro e Vincenzo Bizzarro, alle Regionali, non saranno candidate. Agiranno da dietro le quinte, rinunciando alla corsa per Palazzo Moffa. Tutti, anche Pietracupa, che ha assunto su di sé la piena responsabilità per il ‘salto’ in direzione Frattura. Per il presidente del Consiglio regionale, al massimo, si parlerà di listino. Un accordo che i rumors danno in cassaforte, ma che il diretto interessato non ha (ancora) confermato. Insomma, o si vince con Frattura, o tutti a casa. Una strategia dettata da ragioni di opportunità politica – chiedere voti al proprio elettorato dopo lo strappo con il centrodestra è cosa difficile da far digerire – ma anche per motivi di composizione delle liste. Se Bizzarro, secondo indiscrezioni, vorrebbe stare fermo un giro con l’idea di candidarsi a sindaco di Isernia, Pietracupa e Tamburro sanno bene che praticamente nessuno vorrà misurarsi nel proporzionale, con loro due di mezzo. Dunque, meglio lasciare spazio ad altri che abbiano voglia di misurarsi con il voto popolare, andando direttamente in trincea. Numerose le trattative già aperte con esponenti nel centrodestra che stanno meditando il passaggio, armi, voti e bagagli, con ‘Rialzati Molise’. Su tutti, spiccherebbe il nome di Antonio Tedeschi, assessore all’Istruzione alla Provincia d’Isernia, che ha ormai mollato Progetto Molise. Dato per vicino a ‘Unione per il Molise’, la lista degli amministratori cui sta lavorando il sindaco di San Martino in Pensilis Vittorino Facciolla, il giovane imprenditore di Filignano in realtà sta giocando su più tavoli. E, tentato da Pietracupa e soci, scioglierà le riserve entro domani alle 19, quando a Venafro, nel quartier generale degli ex Adc, si terrà una riunione a tema liste. Non solo: della partita potrebbero essere anche il secondo eletto al Comune di Isernia nelle file dell’Udeur, Domenico Di Baggio e, soprattutto, l’ex sindaco di Venafro Nicandro Cotugno, anch’egli in bilico tra il partito di Vincenzo Niro (passato pure lui alla corte di Frattura) e il nuovo soggetto politico targato Pietracupa con la benedizione dell’europarlamentare Aldo Patriciello, che smentisce ogni ipotesi di passaggio con l’Udc: “Sono e resto nel Partito popolare europeo e con il Pdl”, avrebbe confidato ai suoi fedelissimi. Intanto, sul fronte sinistra radicale, il malcontento è palpabile. Soprattutto sul fronte Sel, dove a Campobasso, a voler dar credito ad alcune voci ricorrenti, sarebbe addirittura a rischio la presentazione della lista, nonostante il quasi certo ingresso del segretario regionale Candido Paglione ‘nel gratta e vinci’.
