HomeSenza categoria"Frattura promulghi lo Statuto regionale o gravi sanzioni", il centrodestra all'attacco

“Frattura promulghi lo Statuto regionale o gravi sanzioni”, il centrodestra all’attacco

L’opposizione ritorna sulla questione riguardante la promulgazione della ‘Magna Charta’ molisana. A distanza di mesi dalla bocciatura della mozione presentata dalla minoranza, sul tema è calato il silenzio più assoluto. Possibili gravi conseguenze sanzionatorie per la Regione Molise

CAMPOBASSO. “Tenere in ostaggio lo Statuto Regionale – affermano i consiglieri di minoranza – è un atto gravissimo, soprattutto se compiuto in un periodo di grave crisi e profonda sfiducia verso le istituzioni. Così facendo sono state messe in discussione le fondamentali regole democratiche del nostro consesso sociale. Sono stati toccati i principi fondamentali dello Stato. La legge statutaria, infatti, non è una legge ordinaria ma gode, nella gerarchia delle fonti del diritto, del rango costituzionale, essendo deputata a fissare e determinare i fondamenti giuridici di quelle entità territoriali, sociali, politiche e amministrative della nostra Nazione, che sono le Regioni.

La nuova Legge statutaria – continuano i consiglieri – è stata voluta all’unanimità ed è stata votata anche da alcuni esponenti dell’attuale maggioranza e le norme in essa contemplate, ivi compresa quella relativa alla riduzione a 4 del numero massimo degli assessori, sono state volute da tutti. Ci sono voluti ben 12 anni di percorso politico comune per arrivare ad un risultato che, in questo momento, appare ancora lontano; senza tralasciare un altro aspetto importante: questo immobilismo (che più in generale dura ormai da mesi) infatti potrebbe esporci a gravi conseguenze sanzionatorie.

Se per la tematica in questione vengono sollevati tanti dubbi e soprattutto palesate delle difficoltà, non immaginiamo cosa potrebbe accadere nell’immediato quando dovranno essere affrontate problematiche di ben altro tenore. Con la promulgazione dello Statuto si andrebbe a risolvere non solo un problema politico-istituzionale ma di riflesso anche altre tematiche fondamentali per lo sviluppo e la ripresa del nostro territorio. Nelle scorse ore, e non certo nella minoranza, ci sono state delle frizioni. Non vogliamo entrare nel merito dell’argomento ma la cosa ci preoccupa solo ed esclusivamente sotto il punto di vista squisitamente politico. Speriamo che non si sia già rotto l’idillio. Questo perché il Governo Regionale non deve perdere di vista la sua funzione principale che è quella di perseguire, soprattutto in un momento così delicato, il bene della collettività”.

Nicola Cavaliere
Nico Romagnuolo
Giuseppe Sabusco
Angiolina Fusco Perrella




 

 

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