La nota inviata dal comitato in difesa dell’ospedale campobassano
“L’ASREM di Campobasso e l’Uganda decisero di sfidarsi annualmente in una gara di canoa, con equipaggio di otto uomini.
Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna squadra era al meglio della forma, ma l’Uganda vinse con un vantaggio di oltre un chilometro. Dopo la sconfitta il morale della squadra dell’ASREM era a terra.
La Direzione Aziendale decise che si sarebbe dovuto vincere l’anno successivo e formò un gruppo di miglioramento per studiare il problema. Il gruppo scoprì dopo molte analisi che l’Uganda aveva sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la squadra dell’ASREM aveva un uomo che remava e sette che comandavano. In questa situazione di crisi il consiglio diede una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra dell’ASREM.
Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c’erano troppe persone a comandare e troppe poche a remare. Con il supporto del rapporto degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati due commissari, un sub-commissario, due direttori, un direttore attuatore, un capo supervisore e uno ai remi. Inoltre si introdusse una serie di punti per ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità.
L’anno dopo l’Uganda vinse con un vantaggio di due chilometri. L’ASREM licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando come ricompensa per il grande impegno che la squadra aveva dimostrato. La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove si dimostrò che era stata scelta la giusta tattica, che anche la motivazione era buona, ma che il materiale usato doveva essere migliorato.
Al momento l’ASREM è impegnata a progettare una nuova canoa.”
Comitato Pro Cardarelli
