CAMPOBASSO. Entra a regime la riforma del ministro peri Beni Culturali Dario Franceschini, con inevitabili ripercussioni anche in Molise. Saranno tre le figure apicali che, in ossequio alle recenti modifiche, assumeranno ruoli di vertice in regione: Gennaro Miccio, Jeannette Papadopulos e Lucia Arbace.
Miccio, per cinque anni alla guida della Soprintendenza per i beni paesaggistici e archeologici di Salerno, assumerà il ruolo di Segretario regionale dei Beni Culturali del Molise. I segretariati avranno più o meno gli stessi compiti delle direzioni, ovvero un ruolo di coordinamento di tutti gli uffici periferici del ministero.
La Papadopoulos, invece, dovrebbe assumere l’incarico di Soprintendente ai Beni archeologici ad interim: esperta di arte antica e di recupero opere rubate, è considerata molto vicina al dottor Gino Famiglietti, attuale direttore regionale dei Beni Culturali del Molise. Per lui una promozione prestigiosa: dovrebbe passare presto a capo della Direzione generale di archeologia, un incarico nazionale di assoluto rilievo.
Infine la Arbace: per lei, funzioni di Direttore di polo museale ad interim. La professoressa, infatti, riveste lo stesso incarico in Abruzzo, ma il Mibact, per il Molise, – questa la vera notizia – non ha ancora bandito il relativo concorso. Ciò significa che il nuovo dirigente dovrà sdoppiarsi tra le peculiarità dei musei abruzzesi e gioielli ancora tutti da valorizzare come il Paleolitico di Isernia. Almeno fino alla nomina di un nuovo titolare.
