L’istanza riguarda l’avviso per i 50 posti a tempo determinato da assegnare a Campobasso, Termoli e Isernia
CAMPOBASSO. E’ stato notificato in queste ore il ricorso al Tar Molise contro la delibera n. 308 dell’11 agosto scorso, con cui la Giunta regionale ha bandito il maxi concorso per circa 50 posti a tempo determinato, di categoria D e C, da assegnare ai Centri per l’impiego di Campobasso, Termoli e Isernia.
A proporre ricorso sono stati numerosi professionisti, molisani e non, già vincitori del precedente concorso pubblico bandito dall’Agenzia regionale Molise Lavoro, i quali, patrocinati dagli avvocati Massimo Romano e Mariella Corsilli, hanno impugnato il nuovo bando sostenendone l’illegittimità per violazione del principio di scorrimento della precedente graduatoria ancora vigente.
I ricorrenti, infatti, risultano collocati all’interno della graduatoria la cui validità è stata prorogata al 31 dicembre prossimo, dopo aver espletato un concorso, nel 2012, per le medesime funzioni e concorrendo per le medesime qualifiche. Da qui la proposizione del giudizio, per rimuovere la scelta di indire una procedura ex novo invece di attingere alle graduatorie esistenti.
L’orientamento della giurisprudenza sembra, infatti, ormai consolidato nel ritenere che in presenza di graduatorie valide per gli stessi posti, la pubblica amministrazione debba evitare costi aggiuntivi legati all’espletamento di procedere concorsuali, privilegiando le graduatorie disponibili e i vincitori già individuati.
La parola ora, passa al Tar. Ma potrebbe aprirsi anche un clamoroso caso giudiziario di rilievo penale, sostengono gli avvocati che stanno curando il ricorso, perché com’è noto, il nuovo concorso, che coinciderebbe proprio con le prossime elezioni, potrebbe essere oggetto di ‘trattative’ elettorali, sulle quali la magistratura potrebbe essere chiamata ad accendere i riflettori, come è stato in passato, per evitare fenomeni di inquinamento del voto.
