HomeNotizieCRONACACasa esplosa a Pesche, confermata l’assoluzione del progettista

Casa esplosa a Pesche, confermata l’assoluzione del progettista

Anche in Appello il professionista è stato considerato estraneo ai fatti nell’ambito del procedimento scaturito dalla tragedia che, nel maggio del 2010, costò la vita al giovane papà Giovanni Di Caprio


CAMPOBASSO. Casa esplosa a Pesche: nuova assoluzione per il progettista e direttore dei lavori della palazzina. Lo ha deciso la Corte di Appello di Campobasso che ha giudicato il professionista, ritenendolo completamente estraneo ai fatti e confermando la sentenza di primo grado che lo aveva già visto assolto con formula piena.

Difeso ed assistito dagli avvocati Costantino D’Angelo e Alfredo Iadanza Lanzaro, il professionista ricopriva le funzioni di progettista, direttore dei lavori e responsabile della sicurezza, durante gli interventi svolti nella palazzina esplosa nel maggio del 2010, provocando la morte del giovane papà Giovanni Di Caprio e il ferimento di sua moglie e suo figlio.

Anche in secondo grado, dunque, la condotta del progettista è risultata pienamente rispettosa della legge, avendo, il giudizio di appello, confermato le risultanze processuali di primo grado, sentenziando così l’assoluzione piena per professionista per aver adempiuto ai propri obblighi professionali, sancendo che non ha violato alcuna delle cosiddette ‘regole cautelari’, sia in ordine edilizio che in ambito impiantistico.

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