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Lotto Zero, Prc alla carica contro l’opera: “S’investa sul risanamento idrogeologico dell’area”

La proposta avanzata dall’esponente della segreteria regionale Salvatore Borriello che chiede alle istituzioni anche di rispolverare il progetto del Parco delle sorgenti redatto dall’università


ISERNIA. Alla notizia della prossima realizzazione dell’ormai famigerato Lotto Zero a Isernia, tornano alla ribalta anche i detrattori dell’imponente infrastruttura. A rompere gli indugi è l’esponente della segreteria regionale del Prc Salvatore Borriello, il quale lancia una proposta alternativa: utilizzare gli stanziamenti del Cipe per il risanamento idrogeologico dell’area e rispolverare, contestualmente, un progetto redatto dagli universitari per un ‘Parco delle sorgenti’.

“Un viadotto? – si legge in una provocatoria nota – Con i pali che sprofondano? Quella zona era una palude. Quella zona conserva un acquedotto storico. Uno dei pochi funzionanti. È una zona già menomata da una agricoltura intollerante, da costruzioni che la fanno in barba a qualsiasi progetto veramente scientifico, da pozzi artesiani nei pressi dell’acquedotto, da un campo sportivo di cui alcuni affermano che va negli anni leggermente sprofondando, da piccoli impianti produttivi che deturpano il paesaggio ecc… Se proprio vogliono spendere milioni di euro – incalza Borriello – è bello e pronto un progetto dei giovani universitari, da definire meglio, di cui l’attuale giunta comunale è a conoscenza, che vuole trasformare il luogo in un parco che già ha un nome: ‘Parco delle sorgenti’.

Per tale progetto di risanamento dell’aria si spenderebbero bene i capitali che vogliono investire per il lotto zero. Oggi dopo i fatti di Genova è assurdo riproporre l’opera. Il Prc che ha fatto parte del comitato ‘no lotto zero’ – ancora la nota – denuncia i limiti di proposizione e progettazione di tale comitato e la sua deriva personalistica, il suo essere assente e lontano dalle proposte che da anni giovani universitari e comitati e consorzi hanno messo in cantiere.

L’area è stata oggetto di richiesta agli organismi preposti delle Nazioni Unite di area protetta e bene comune dell’umanità. Durante le elezioni regionali, insieme alle associazioni che lottano contro chi deturpa il territorio e la nostra salute (comitato nazionale contro gli inceneritori), il Prc ha continuato la battaglia con una mostra fotografica, richiedendo al Comune capoluogo di far diventare operativo il progetto dei giovani della vicina università e dei consorzi universitari invece di sprecare soldi per progetti inutili e pericolosi.

Dopo le dichiarazioni del Toma, – conclude Borriello – si chiede di dirottare quei stanziamenti del CIPE al risanamento idrogeologico dell’area in questione e al Comune di Isernia di tirare fuori dai cassetti il progetto universitario”.

Il Prc annuncia, infine, per i prossimi giorni, iniziative volte a far conoscere ai cittadini in profondità il progetto alternativo citato.

 

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