HomeNotizieCRONACAUcciso con 33 coltellate: notte di sangue in famiglia

Ucciso con 33 coltellate: notte di sangue in famiglia

La criminologa isernina Francesca Capozza analizza l’omicidio Ferrara che si è consumato nei giorni scorsi a Palermo


Venerdì 14 Dicembre. Una telefonata al 118 nel cuore della notte: “Venite subito… ho ucciso mio marito…”. La vittima, Pietro Ferrara, ex militare riformato per problematiche psichiche e gestore di un bar a Palermo, avrebbe preteso un rapporto sessuale con la moglie Salvatrice Spataro (45 anni) che, per sottrarsi alle insistenze del marito, lo avrebbe colpito al collo quando era disteso sul letto di spalle. L’uomo avrebbe reagito aggredendola; 2 dei loro figli Mario (20) e Vittorio (21), sentendo le urla della donna, sarebbero intervenuti per difenderla, colpendo il padre con coltelli da macellaio. Questo il racconto dei protagonisti nel corso dell’interrogatorio.

Lei inizialmente cerca di autoaccusarsi, ma la scena del delitto parla da sola: 33 coltellate, presenti le 3 armi del delitto e gli indumenti dei figli intrisi di sangue. Gli stessi non cercano di nascondere la loro responsabilità e confessano il reato. Sguardo spento e basso quello della madre scortata in questura, quasi di esultanza quello di uno dei figli.

Emerge dalle narrazioni degli imputati una storia sedimentata di angherie, soprusi, umiliazioni e violenza alla madre ed ai figli. “Ci picchiava – hanno detto – : una volta ha preso a ginocchiate nostro fratello minore che soffre di una grave malattia”. “Spegneva certe volte le sigarette addosso a nostra madre”.

Ma sembrano esserci ombre sul giallo.
1) Il piano potrebbe apparire premeditato: i 2 figli minori non si trovavano in casa, poiché fatti dormire dai nonni. La madre ed i figli raccontano invece al PM l’accaduto come di un evento estemporaneo.
2) Non era stata effettuata alcuna denuncia. Gli stessi motivano questo, raccontando che grande era il clima di terrore nel quale gli stessi vivevano, nella minaccia che l’uomo facesse del male ai nonni ed alle famiglie delle fidanzate. Questo li avrebbe convinti a non rivolgersi alle forze dell’ordine. Il giorno prima dell’omicidio però uno dei figli aveva annunciato ad una poliziotta l’intenzione di effettuare una denuncia contro il padre il giorno dopo.

3) Su facebook uno dei figli assassini, per il compleanno del padre, aveva scritto “Sei un uomo straordinario”. Questo elemento però potrebbe non essere francamente stridente, poiché è indubbio che il legame genitoriale è un legame affettivo e come tale contraddistinto da aspetti di amore e di odio. Lo studio dei bambini maltrattati evidenzia che gli stessi mantengono inalterato, nonostante le violenze, un bisogno psicologico ed affettivo del genitore; hanno bisogno di credere nella sua bontà fino ad autocolpevolizzarsi degli abusi ricevuti.

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