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Primarie Pd, 25 sindaci per Facciolla segretario

Inizia con i ‘fuochi d’artificio’ la fase congressuale del Partito Democratico. La Federazione di Isernia prende le distanze da chi la vorrebbe tutta compatta e su un solo candidato, mentre l’ex assessore punta forte sul territorio e incassa da subito l’ok di numerosi amministratori, tra cui Angelo Sbrocca di Termoli. Costanza Carriero si autoesclude dalla corsa e commenta: continuiamo a farci del male


CAMPOBASSO. Come ampiamente previsto, i fuochi d’artificio in casa Pd sono appena cominciati e, con molta probabilità, continueranno a fare rumore per parecchi mesi ancora. Prima e dopo le Primarie che si terranno il 3 marzo prossimo, in concomitanza con quelle per l’elezione del segretario nazionale.

TUTTI PER LA MOZIONE ZINGARETTI. Contrariamente alle ipotesi avanzate nelle ore immediatamente successive alla presentazione delle candidature per il segretario regionale del Pd Molise (in corsa ci sono, in rigoroso ordine alfabetico, Stefano Buono, Michele Durante e Vittorino Facciolla), i tre candidati appoggiano tutti la candidatura del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Come l’esperienza di altre regioni insegna, le mozioni nazionali e quelle regionali non si sovrappongono, quindi i ‘fedelissimi’ di Maurizio Martina che qui volessero appoggiare uno dei tre candidati locali saranno liberissimi di farlo.

SCOPPIA IL CASO ‘FEDERAZIONE DI ISERNIA’. Tirati in ballo dal 29 dicembre (giorno in cui sono state ufficializzate le candidature), alcuni componenti della Federazione di Isernia premono per fare chiarezza. Nel Pd di Isernia ci sarebbero sia esponenti che appoggiano Stefano Buono (come Franco Capone) sia una buona fetta a sostegno di Vittorino Facciolla (come ad esempio Carlo Veneziale e i sindaci dell’Alto Molise). Di certo ci saranno anche i supporters di Durante, ma di qui a dire che tutta la Federazione sia d’accordo, ce ne passa, fanno sapere. I distinguo, a questo punto, diventano rilevanti per marcare le differenze e evidenziare, all’elettorato, che la battaglia è apertissima e che i contendenti sono pronti a giocarsela con ogni arma possibile. Ad esempio, i coordinatori provinciali di Campobasso e Termoli, da quanto si è appreso, sarebbero tra i sostenitori di Facciolla. La candidatura di Durante, di contro, sarebbe ben vista da quel centrosinistra che non ha più riferimenti partitici certi e che aspirerebbe a ritrovare le ragioni dello stare insieme. E non è un caso che fra i supporters del presidente del Consiglio comunale si annoverino pezzi di Leu, di Mdp e anche di quel centrosinistra moderato rappresentato dall’ex assessore Pierpaolo Nagni.

I 25 SINDACI PER FACCIOLLA. Sarebbe questo il numero dei primi cittadini (compreso Angelo Sbrocca, sindaco di Termoli) a sostegno della candidatura di Vittorino Facciolla che, come era prevedibile, non ha digerito affatto il ‘ritorno’ in scena di Roberto Ruta,  a suo dire reo di aver ‘sfasciato’ il centrosinistra e quindi presunto colpevole, per larga parte, del risultato disastroso delle scorse elezioni regionali. Il ragionamento che viene fuori da esponenti politici con cariche istituzioni e afferenti all’area Facciolla, senza troppi giri di parole, è chiarissimo. La base sulla quale punta Ruta non è ‘il Partito Democratico’ ma, di fatto, ricalcherebbe lo schema di una coalizione che assomiglia all’Ulivo.

COSTANZA CARRIERO SI CHIAMA FUORI: QUESTO PD VUOLE CONTINUARE A PERDERE CONSENSI. Un pezzo ‘storico’ del Pd pare intenzionato a tirare i remi in barca. Del resto, con Facciolla non c’è mai stato feeling. Con Ruta pare abbia avuto a che dire negli ultimi tempi, Resta in piedi l’ipotesi Stefano Buono per il quale forse potrebbe spendersi. Non avrebbe ancora deciso, comunque, se giocare in prima persona nel campo regionale o se concentrarsi solo sulle Primarie nazionali Costanza Carriero, alla quale è balenato in mente anche di candidarsi. Ha quindi chiesto chiarimenti sui componenti ancora legittimati al tesseramento sia al presidente della Commissione di Garanzia sia al presidente dell’Assemblea regionale. Come è noto, per candidarsi occorre essere sostenuti dal 10% dei componenti dell’assemblea o da un numero di tesserati che va dai 150 ai 200. Nessuno le ha risposto, fornendo l’elenco dei tesserati richiesto per verificare la possibilità di un sostegno alla candidatura. E così Costanza Carriero ha mandato tutti a farsi benedire. “Questo partito ha necessità di continuare a perdere consensi, di non rispettare le sue stesse regole e di andare a sbattere contro il muro di gomma che alcuni hanno eretto al fine di essere gli unici a spadroneggiare nel PD, in forza di loro convinzioni da utilizzare a proprio uso e consumo e se necessario – ha spiegato in una nota stampa – Non ho ancora deciso se appoggerò qualcuno dei tre candidati alla segreteria, ai quali porgo un in bocca al lupo di rito. Il mio impegno nei confronti di Zingaretti, invece, è incondizionato e assunto in tempi non sospetti, rispetto a chi oggi salta sul carro del (probabile) vincitore. Magari ritirerò la scheda solo per il nazionale, mentre per il regionale resterò a guardare, affacciata alla finestra per godermi uno spettacolo che già intravedo ‘pepato’ e pieno di tanti enigmi politici da risolvere”.

 

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