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Compartimento Anas, Molise da tagliare per Salvini e Di Maio. Che salvano la Valle d’Aosta

Il Pd presenta un ordine del giorno in Consiglio regionale, giovedì la riunione del CdA dell’ente strade per decidere che fare del dipartimento molisano. Micaela Fanelli incontra i lavoratori in presidio in via Genova


CAMPOBASSO. Salvare il Compartimento Anas del Molise: questo l’obiettivo dell’ordine del giorno votato oggi dal Consiglio regionale del Molise e portato all’attenzione dell’aula dai consiglieri regionali del Partito Democratico.

“Non esiste alcuna ragione plausibile, né politica né tanto meno tecnica, allo smantellamento del Compartimento Anas del Molise e siamo felici che il Consiglio regionale abbia raccolto e fatta propria la proposta avanzata questa mattina dal gruppo consiliare del Partito Democratico, presente anche al picchetto dei lavoratori in via Genova – ha spiegato il capogruppo Micaela Fanelli.

Stamattina abbiamo incontrato e ascoltato i lavoratori Anas della regione, che si stanno battendo contro il disegno di riorganizzazione territoriale avanzata dai vertici aziendali lo scorso 18 aprile e la conseguente soppressione della struttura compartimentale del Molise a cui bisogna dire un netto e deciso no”.

All’attenzione dell’intero Consiglio le ragioni dei lavoratori, che sono ‘diventate’ un appello congiunto indirizzato al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro delle Infrastrutture e ai membri del Consiglio di Amministrazione dell’Ente nazionale per le strade, che si aggiunge e supporta quello del Governatore Toma già inviato, qualche giorno fa, alla Direzione generale Anas. Giovedì prossimo la questione Molise sarà all’attenzione del CdA dell’Anas.

anas molise 6 maggio 2019

“Un taglio illogico e senza alcuna giustificazione ammissibile – continua ancora Fanelli -, che prevede l’istituzione di 16 strutture territoriali dei Compartimenti, fatta eccezione per il Molise e il Friuli Venezia Giulia (mentre per la Valle d’Aosta, che ha adottato una specifica e contraria delibera di Giunta regionale, il sottosegretario della Lega Edoardo Rixi ha già assicurato lo stralcio), stante tutte le ben note criticità della rete stradale regionale, il dissesto idrogeologico, le centinaia di ponti, gallerie e infrastrutture complesse presenti lungo i 663,79 chilometri regionali che difficilmente potranno essere efficacemente gestiti a distanza.

E, come chiesto in aula – puntualizza la Fanelli – sul punto aspettiamo di vedere quale sarà l’azione dell’assessore della Lega Mazzuto, che deve farsi carico, insieme ai parlamentari 5 Stelle, di ottenere dal Governo le stesse condizioni assicurate alla Valle d’Aosta, in attesa di investire direttamente della questione i due vicepremier Salvini e Di Maio, attesi nei prossimi giorni a Campobasso”.

Per il consigliere regionale del Pd vale il paragone con le altre regioni, che mette in evidenza una palese penalizzazione nei confronti del Molise, atteso che la Valle d’Aosta gestisce 143,61 chilometri, il Friuli Venezia Giulia 199,02 chilometri, il Piemonte 696,48 chilometri (solo 32,7 chilometri in più rispetto al Molise) e la Liguria 644,57 chilometri (addirittura con circa 20 chilometri in meno rispetto al Molise) e nonostante questo, non hanno subito l’accorpamento, mantenendo l’autonomia funzionale territoriale.

Inoltre, come evidenziato dai sindacati Fit Cis, Uilpa Anas, Ugl Viab e Log, Snala Cisal, l’accorpamento con altre realtà territoriali comporterebbe la perdita gestionale, amministrativa ed economica, oltre alla struttura progettazione lavori, che ha pagato lo scotto del blocco delle progettazioni già con l’attuale riassetto territoriale del gennaio 2017, in particolare per la variante all’abitato di Venafro con direttrice casello, l’autostradale San Vittore; la variante SS 645 in corrispondenza della frana di Pietracatella; il miglioramento della Ss. 87, la Casacalenda-Larino; il completamento della SS 86 Istonia; il lotto Zero.

Inoltre, la Regione Molise è stata già fortemente danneggiata dalle delocalizzazioni di importanti società quali Enel, Telecom, Ferrovie dello Stato e Poste.

“Come Partito Democratico – conclude Micaela Fanelli – ringraziamo dunque tutti i colleghi consiglieri che hanno firmato l’appello al premier Conte, al ministro Toninelli e al Consiglio di amministrazione dell’Anas, al fine di evitare di penalizzare ulteriormente il tessuto infrastrutturale, economico e sociale della Regione Molise”.

 

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