Lo ha detto il sindaco di Campobasso, nella conferenza stampa organizzata dall’Ugl. La prossima settimana, ha annunciato, è previsto un incontro con il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli
CAMPOBASSO. Trasporto pubblico urbano, la Regione accusa il Comune di Campobasso di essere inadempiente e mette in stand-by i finanziamenti. E gli autisti della Seac vedono a rischio il pagamento dello stipendio.
Le inadempienze, segnalate dall’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Niro, stanno nel non aver assegnato la gara per l’affidamento del servizio di trasporto urbano, avviata e bloccata dai ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, nel non aver adeguato le tariffe e nel non aver integrato la quota di contributo concessa dalla Regione. Che si prepara a chiedere i rimborsi a Palazzo San Giorgio.
Una questione delicata, che il sindaco di Campobasso Roberto Gravina si trova ora ad affrontare. E di cui si è parlato nella conferenza stampa organizzata dall’Ugl, nella sala della parrocchia di San Giuseppe Artigiano, alla quale Gravina ha partecipato, insieme all’assessore comunale alla mobilità Simone Cretella.
“Intanto, incontrerò il Ministro delle infrastrutture la settimana prossima a Roma, per quel che riguarda le problematiche legate alla mobilità del nostro territorio, anche dal punto di vista legale – ha precisato Gravina – Il problema delle corse, del loro numero e dei loro orari, è molto complicato e si ripete ogni anno, ma per quanto ci si impegni a porvi dei rimedi si è trattato, in questi anni, sempre di soluzioni provvisorie”.
“La vera risoluzione di queste problematiche – ha aggiunto – passa dalla definizione complessiva e dalla revisione del sistema del nostro trasporto pubblico cittadino”.
“Le discussioni alimentate dalla Regione nei giorni scorsi non le comprendo – la replica a Niro – almeno che non sia un modo come un altro per buttarla in confusione, senza confrontarsi direttamente per trovare delle soluzioni complessive. In questo modo di porsi – ha concluso Gravina – ci leggo molta politica e poco interesse per il problema e per i servizi rivolti ai cittadini che vengono lesi”.
C.S.
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