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Covid, isolata la variante inglese. Toma: l’Asrem deve certificare se è la quarta fase dell’epidemia

La conferma dell’Istituto zooprofilattico, dopo il grande aumento di contagi in Basso Molise. Mutazione isolata anche nel venafrano, ma non è previsto al momento un allargamento della Zona rossa


CAMPOBASSO. Coronavirus, la variante inglese c’è ed è con tutta probabilità la causa dell’enorme aumento dei casi di Covid, con contagi, ricoveri in ospedale e purtroppo anche morti, riscontrati negli ultimi giorni nella zona del Basso Molise. Lo ha accertato l’indagine dell’Istituto zooprofilattico di Abruzzo e Molise, che ha analizzato circa 150 tamponi inviati dalla regione.

“Mi è arrivata la relazione dello Zooprofilattico, che ha confermato la presenza della variante inglese in Basso Molise, con qualche caso nel venafrano – ha commentato il governatore Donato Toma – Del resto era nell’aria, i troppi tamponi positivi degli ultimi giorni ce lo avevano fatto sospettare e ora è arrivata la certezza. Ho già convocato per questa sera una riunione con l’Asrem e commissari, che devono dirmi se, almeno per quanto riguarda la zona del Basso Molise, siamo entrati nella quarta fase della pandemia. Quella più preoccupante”.

Al momento, ha aggiunto il presidente della Regione, non è previsto un allargamento della Zona rossa, prima istituita per Campomarino e poi allargata a 28 comuni dell’area costiera, a partire da Termoli. La situazione, sia a Campobasso che a Isernia e provincia, non è tale da configurare una situazione di emergenza, con la necessità di prevedere – ovviamente al momento – ulteriori azioni per limitare la diffusione del contagio.

Il governatore lo ha detto ieri in Consiglio regionale, lo ha confermato a isNews. Se la presenza di una mutazione del virus era sospetta, il fatto che si tratti della variante inglese lascia in qualche maniera più ‘tranquilli’.

“La variante inglese, per quanto più contagiosa di quella originaria, reagisce al vaccino – ha affermato in proposito Donato Toma – io ero preoccupato che potesse essere isolata in Molise la variante brasiliana che sta circolando in Umbria. E che sembra più temibile”.

Essenziale, a questo punto, accelerare con la campagna vaccinale. Proprio oggi sono iniziate le prenotazioni per la somministrazione del siero immunizzante agli over 80, nonostante il portale, probabilmente per i troppi accessi, sia subito andato in tilt.

In giornata, poi, è anche arrivato il via libera dell’Oms all’utilizzo del vaccino Astrazeneca anche agli over 65. In un primo momento si era detto che non poteva essere utilizzato dopo i 55 anni. I dati, con la valutazione di efficacia, sono stati ora rivisti. Al rialzo.

Carmen Sepede

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