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Smart working, approvato il nuovo disegno di legge: agevolazioni per alcune categorie e incentivi per le imprese

Tutte le novità. Perché il testo diventi legge è necessario che venga approvato dal Parlamento entro la fine della legislatura


ROMA. La commissione Lavoro della Camera ha approvato un disegno di legge sullo smart working che unisce svariate proposte giunte da tutti i partiti. E perché diventi legge, sostituendo di fatto la normativa vigente, è necessario che venga approvato dal Parlamento entro la fine della legislatura.

A riportarne i dettagli è il Corriere della Sera, che pone l’accento su alcune novità come le agevolazioni per alcune categorie, incentivi per le imprese e la concessione del cosiddetto lavoro agile solo se si sta a casa più del 30 per cento.

Ma ecco i particolari.

Il testo approvato in commissione Lavoro conferma l’obbligo dell’accordo individuale (tanto che per le aziende che non lo fanno si profila il comportamento antisindacale) ma dice anche che certe questioni vanno per forza normate dalla contrattazione nazionale di categoria e/o da un accordo aziendale o territoriale. Nello specifico, gli accordi collettivi dovrebbero stabilire eventuali agevolazioni sullo smart working per alcune categorie (genitori, caregiver, fragili) oltre che il diritto alla disconnessione.

Il disegno di legge demanda ai contratti – si legge – “l’equiparazione del lavoratore che svolge la propria attività lavorativa in modalità agile con il personale operante in presenza ai fini del trattamento economico e normativo, del diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro, nonché dello sviluppo delle opportunità di carriera e crescita retributiva, del diritto alla formazione a all’apprendimento permanente e alla periodica certificazione delle relative competenze”.

Il nuovo testo definisce smart working solo quello in cui si lavora fuori dall’ufficio per almeno il 30% del tempo. Quando la percentuale è inferiore quindi non servirebbero gli accordi individuali. Questa è una delle novità più rilevanti del nuovo disegno di legge.

In caso di violazione del diritto alla disconnessione, “si applicano le disposizioni di cui all’articolo 615-bis del codice penale, salvo che il fatto costituisca più grave reato”. L’articolo 615 bis del Codice penale parla di “reclusione da sei mesi a quattro anni”.

Capitolo incentivi: il nuovo disegno di legge prevede la riduzione dell’1% dei premi assicurativi Inail per le aziende che utilizzano lo smart working. Inoltre “alle imprese che effettuano, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, investimenti in strumenti informatici di ultima generazione, destinati ad agevolare le attività in modalità agile” verrà riconosciuto un credito d’imposta.

In attesa della nuova legge, la fine dello Stato di emergenza dal 31 marzo avrà un impatto rilevante sul mondo del lavoro. Da aprile, infatti, i lavoratori dovranno negoziare per legge degli accordi individuali sullo smart working, strumento che interesserà tra i 5 e gli 8 milioni di persone

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