HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Operai forestali scaricati dalla politica: “Faremo valere le nostre ragioni col voto”

Operai forestali scaricati dalla politica: “Faremo valere le nostre ragioni col voto”

La presa di posizione dopo la bocciatura in Consiglio della mozione che impegnava Giunta e presidente alla stabilizzazione: “Soldi pubblici spesi per la formazione ma la burocrazia blocca l’iter per l’inquadramento di nuove figure”


CAMPOBASSO. Insorge il Comitato degli operai forestali della Regione Molise dopo la bocciatura, in Consiglio regionale, della mozione del Pd che impegnava la Giunta e il presidente alla stabilizzazione.

“Il documento presentato in aula – fanno sapere dal Comitato – era largamente condivisibile in quanto non vincolante per il governo regionale, ma piuttosto incentrato sulla necessità di trovare soluzioni efficaci per la stabilizzazione degli operai, anche alla luce delle nuove opportunità dettate dalla nuova programmazione dei fondi europei, Psr e Pnrr su tutti. Inoltre, si chiedeva di portare le istanze degli stagionali all’attenzione della Conferenza delle Regioni, organismo che, così come accaduto in passato, ha dimostrato di poter sciogliere quei nodi che vincolano i lavoratori a una costante precarietà. Nell’immediato – fanno sapere dal Comitato – la mozione impegnava la giunta regionale ad ampliare il novero dei servizi di competenza degli operai stagionali e aumentare la quota regionale di compartecipazione sul fronte antincendio, raddoppiandola fino ad arrivare a 1 milione di euro. Richieste legittime che, però, sono state disattese da una classe politica che continua a fare melina, giocando sulla pelle di centinaia di famiglie molisane. Alla luce di quanto accaduto chiediamo al presidente Toma e all’assessore Cavaliere di tener fede a quanto promesso in una riunione tenutasi ormai qualche settimana fa e a cui non ha fatto seguito nessun altro incontro preannunciato alle organizzazioni sindacali. Al di là della stabilizzazione sono molteplici le questioni ancora sul tavolo, a partire dalle giornate di servizio antincendio (dalle attuali 65 alla proposta di arrivare a quota 90) e dal riconoscimento, anche per i forestali, della figura di DOS (Direttore operazioni spegnimento). Riguardo quest’ultimo aspetto – continuano- occorre ricordare che per un cavillo burocratico gli operai stagionali regionali non possono essere inquadrati con questa qualifica nonostante la Regione Molise abbia già speso circa 150mila euro – soldi pubblici – per la formazione di alcuni operai, necessaria per l’ottenimento di tale attestazione”.

“Siamo stanchi di essere trattati alla stregua di pedine in una scacchiera in cui la vittoria sembra essere rappresentata dalla sopravvivenza della stessa classe politica – questo l’affondo dei forestali – e non, certamente, dal miglioramento delle condizioni dei molisani. Ci troviamo costretti – concludono dal Comitato – a lanciare l’ennesimo grido d’aiuto anche perché, alla luce dell’evidente carovita a cui stiamo assistendo, il futuro prossimo è ancora più incerto. Ma se la situazione non dovesse cambiare i prossimi saranno mesi difficili anche per tutti quei politici che non sono andati oltre una propaganda sterile quanto inutile, riguardo la nostra stabilizzazione. La tornata elettorale si avvicina inesorabilmente e in quell’occasione saremo finalmente pronti a far valere le nostre ragioni”.   

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