HomeOcchi PuntatiRiforma della scuola, cambiano le regole per diventare insegnanti

Riforma della scuola, cambiano le regole per diventare insegnanti

Per il reclutamento sono previsti due percorsi separati. Novità anche per i precari storici


ROMA. Entro il 30 giugno dovrà essere varata la riforma del reclutamento degli insegnanti, una tappa prevista dal Pnrr che porterà una serie di novità sia sulla formazione sia sulla retribuzione dei docenti. Nei giorni scorsi, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha presentato alle organizzazioni sindacali i lo schema di legge con il testo della riforma, che assieme al – assieme al reclutamento – anche l’obbligo di formazione.

Come riporta orizzontescuola.it, ci saranno due percorsi separati per quanto concerne la riforma del reclutamento: uno incentrato sulla formazione iniziale, con un percorso che prevede una Laurea Magistrale o a ciclo unico, un corso di formazione che verrà impartito da centri di Ateneo per il conseguimento di 60 crediti formativi e una prova di abilitazione che darà l’accesso al concorso a cattedra. Al superamento di quest’ultimo si accederà all’anno di prova che si concluderà con la valutazione finale e la definitiva immissione in ruolo. Per quanto riguarda la formazione presso gli Atenei, è prevista la creazione dei percorsi in stretta correlazione con il mondo della scuola.

L’altra faccia del reclutamento si concentra sui docenti precari: si prevede infatti un percorso dedicato per supplenti storici che abbiano al loro attivo 36 mesi di attività. Questi insegnanti potranno accedere direttamente al concorso pubblico e procedere successivamente ad un riallineamento formativo tramite un contratto part-time ed un percorso finalizzato all’acquisizione di 30 Cfu nei centri di Ateneo, con successiva prova di abilitazione e anno di prova.

C’è poi un terzo canale, definito transitorio, che vedrebbe l’intenzione di accelerare l’immissione in ruolo dei docenti fino al 2024.

Una grossa novità è la formazione continua per il personale. Per incentivarla il governo ipotizza una progressione stipendiale accelerata per i docenti che frequentano con profitto corsi selezionati.

Il percorso di formazione e aggiornamento permanente è articolato in cinque gradi. Il primo grado è conseguito al termine di un percorso di durata quadriennale. Tutti i successivi gradi, dal secondo al quinto, durano cinque anni.

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