HomeEVIDENZAIsernia, Magnastoria, parola alla prefettura: domani la decisione

Isernia, Magnastoria, parola alla prefettura: domani la decisione

Manifestazione verso lo smembramento dei tavoli, collocati solo nelle piazze: niente festa su corso Marcelli. Ma gli organizzatori non ci stanno e si preparano alla protesta. La minoranza consiliare scrive al sindaco: trovi lui la soluzione, si assuma le responsabilità


di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. Ormai in città non si parla d’altro. Sui social, per strada, nei bar: Magnastoria si fa o non si fa? Questo è il dilemma. Domattina alle 9.30 la risposta che potrebbe sciogliere definitivamente i dubbi. Dopo il diniego del nulla osta di fattibilità da parte dei vigili del fuoco, su sollecito del portavoce del cartello Preistoris, Emilio Izzo, ideatore e organizzatore della manifestazione, si terrà un’apposita riunione in prefettura tra le autorità per cercare di trovare un compromesso. Corso Marcelli è troppo stretto – come tutti sanno – per permettere il passaggio dei mezzi di soccorso, in caso lo stesso sia interamente occupato da un’unica, chilometrica tavolata. Peccato che lo stop sia arrivato ufficialmente solo in queste ultime ore, a due giorni dalla data dell’evento, previsto il 24 giugno, attesissimo da tutti a Isernia dopo i due anni di Covid che ne hanno fatto saltare la seconda edizione nel 2020.

La possibile soluzione proposta dai vigili del fuoco e condivisa giocoforza dalle altre forze dell’ordine è quella di ‘smembrare’ i tavoli e fare festa solo nelle piazze. Ma gli organizzatori non ci stanno e stasera, dalle 19, si sono riuniti in assemblea pubblica con i cittadini interessati per portare delle controproposte al tavolo prefettizio di domani. E se la manifestazione salterà, sono pronti a protestare sotto la prefettura il giorno dopo, venerdì 24 giugno alle 10.30.

“La soluzione che l’Amministrazione comunale propone per consentire il regolare svolgimento della manifestazione è di dislocare i tavoli – questo il post condiviso su Facebook dalla maggioranza consiliare – che sarebbero stati collocati in un unico serpentone lungo Corso Marcelli, nelle piazze del centro storico. In questo modo avremo un valido compromesso tra la necessità di svolgere l’evento e le condizioni di sicurezza richieste. Il Comune metterà a disposizione anche il cortile interno di Palazzo San Francesco. Corso Marcelli diventerà la via di accesso che permetterà di raggiungere i luoghi di svolgimento della manifestazione. A 48 ore dall’evento dobbiamo trovare una soluzione rapida, efficace e ragionevole”.

Ma la minoranza di centrodestra non ci sta e con una pec inviata al primo cittadino, Piero Castrataro, e alla sua Giunta preme per trovare una soluzione ad horas affinché si svolga regolarmente  Magnastoria. La richiesta ufficiale, quale massima autorità di Protezione civile, è quella di assumersi le responsabilità utili a concedere le dovute autorizzazioni per lo svolgimento dell’evento. Come già accadde tre anni fa, durante la prima indimenticabile edizione del 6 settembre 2019, con Giacomo d’Apollonio sindaco. Ma stavolta che il problema sicurezza potesse ripresentarsi, secondo alcuni, era prevedibile, dunque bisognava organizzarsi prima. La richiesta, in ogni caso, è stata fatta lo scorso 5 maggio, ma il diniego è arrivato praticamente alla vigilia della festa.

Cosa accadrà, lo capiremo nelle prossime ore. Ma se l’evento nel centro storico dovesse essere rimodulato, lo spirito di sedere tutti insieme allo stesso tavolo, da un capo all’altro del centro storico, sarebbe irrimediabilmente snaturato. Peggio ancora se Magnastoria non si tenesse affatto: sarebbe una sconfitta per tutta la città e per la sua voglia di vivere.  Per oggi, si resta tutti col fiato sospeso.

Più letti

Termoli, sei concerti per festeggiare il Primo Maggio

Organizzati per la Festa dei Lavoratori dall’assessorato al Turismo, in collaborazione con gli esercizi commerciali del centro cittadino TERMOLI. Tanta musica per tutti i gusti...
spot_img
spot_img
spot_img