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Isernia, salta il beach volley nel centro storico: troppe spese per la piazza, ‘colpa’ dei parcheggi a pagamento

La società sportiva ‘Pallavolo Isernia’ avrebbe dovuto sborsare 6.200 euro più Iva per compensare il mancato guadagno della ditta che gestisce le soste blu. Ma durante le edizioni precedenti non era mai stato necessario pagare. L’ex assessore allo Sport Matticoli: ci pensavamo noi stanziando fondi in bilancio, gravissimo quanto accaduto


di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. Niente torneo di beach volley nel centro storico di Isernia. A tre anni di distanza dall’ultima edizione del 2019 Isernia beach and sun’, la bellissima manifestazione targata ‘Pallavolo Isernia’ sarà di nuovo annullata. Ma se negli ultimi due anni a bloccare l’evento era stata la pandemia, stavolta a fermare gli organizzatori è invece una surreale situazione legata ai costi. Vediamo perché.

L’evento sportivo, che sarebbe dovuto iniziare dal 4 luglio e durare 25 giorni, si sarebbe tenuto come da tradizione in piazza Mercato, occupando con il campo e la sabbia i 31 parcheggi a pagamento lì presenti. Di qui l’intoppo, con il Comune che – per quanto patrocinante dell’evento – in presenza di un contenzioso con la ditta Aj Mobilità, titolare degli stalli blu in città, ha preferito far mettere in contatto le parti senza agire da intermediario. Risultato: il presidente della Pallavolo Isernia si è rivolto direttamente ai rappresentanti della ditta, che hanno preventivato un esborso di  6.200 euro (Iva esclusa) per l’occupazione dei 31 posteggi per 10 ore al giorno (a 80 centesimi l’ora) per 25 giorni. Cifre assolutamente fuori portata, visto che l’intera manifestazione comporta già altre spese per 15-20mila euro – considerando anche che all’interno sarebbe stata compresa una tappa nazionale di beach volley – tra arbitri, supervisori, vitto e alloggio degli atleti, montepremi, canotte giocatori, ecc.

Ma perché la Aj Mobilità può chiedere soldi a un privato cittadino che voglia organizzare eventi sul territorio? La risposta nella convenzione fatta dalla vecchia amministrazione comunale di centrodestra con la ditta, che stabilisce come l’ente, durante l’anno, abbia alcune giornate ‘bonus’ da poter sfruttare gratuitamente a seconda delle esigenze. Altrimenti, è tenuto a pagare il corrispettivo per compensare il mancato guadagno. Il punto è che questi bonus sono stati già esauriti durante le vacanze di Natale, quando l’amministrazione Castrataro ha dato la possibilità ai cittadini di parcheggiare gratis in tutta la città per facilitare lo shopping. Risultato: nonostante Laurelli avesse fatto richiesta per la piazza a fine aprile scorso, si è arrivati solo qualche giorno fa a fare i conti (è proprio il caso di dirlo) con la ditta umbra che gestisce le soste blu nel capoluogo.

La Pallavolo Isernia, insomma, con la morte nel cuore, si è vista costretta a rinunciare. Anche perché le alternative proposte gratis dal Comune – piazza Palmerini a San Lazzaro o l’area del terminal a Le Piane – per Laurelli non avrebbero creato lo stesso interesse intorno alla kermesse, non essendo zone di passaggio come il centro storico . “Nel 2019 – ha detto a isNews – sono state coinvolte a giocare 130 persone solo di Isernia, con oltre 30 coppie nazionali iscritte (anche se c’era posto per 16 e in quel caso  per determinare le iscrizioni ha fatto fede il ranking). Quest’anno sarebbero arrivati nella nostra città atleti protagonisti dell’ultima finale scudetto della Superlega di pallavolo e qualche campione d’Italia, e una volta finita la tappa nazionale a Isernia (con punti in palio e montepremi di 2.500 euro), ci sarebbe stata subito dopo una tappa nazionale di livello superiore a Termoli”.

E invece nulla. A luglio, a Isernia, non ci saranno eventi di rilievo, con tanti giovani e meno giovani che si vedranno costretti ad andare fuori città per trovare un po’ di sano divertimento.

C’è tuttavia una domanda da porsi. I parcheggi a pagamento ci sono oggi, ma c’erano già anche negli anni precedenti, con la Aj Mobilità che è arrivata in città nel 2018. Eppure, ci spiega Laurelli, il corrispettivo di 6.200 euro gli altri anni non gli era stato fatto pagare. Da cosa dipendeva?

isNews ha contattato l’ex assessore comunale allo Sport, Antonella Matticoli, per avere chiarimenti. E la risposta non si è fatta attendere. Stanziavamo fondi in bilancio per gli eventi sportivi – questa la risposta, ‘tranchant’, della Matticoli – Per il beach erano circa 4mila euro, ma c’erano soldi anche per altre iniziative. Trovo gravissimo che il presidente di un’associazione sportiva sia messo in condizione di dover interloquire personalmente con una ditta che ha rapporti consolidati da tre-quattro anni col Comune di Isernia. Ammesso anche che i giorni ‘bonus’ siano terminati per una precisa scelta politica fatta a Natale, l’amministrazione Castrataro, se aveva a cuore questa manifestazione, poteva contribuire come già facevamo noi, stanziando le risorse necessarie in bilancio di previsione e rapportandosi con il dottor Sergio Sabatini della Aj Mobilità. Poteva fare una variazione di bilancio. Poteva prendere soldi dal fondo di riserva. O ancora, poteva chiedere una mano all’imprenditoria locale: la somma non è certo proibitiva. Sono molto delusa che il beach volley non si faccia: si sta spegnendo l’entusiasmo di chi vuole ancora fare eventi nella nostra città. Neppure è stata conferita la delega allo Sport, questo la dice lunga. E la sensazione è che si voglia fare solo politica – ha concluso l’ex assessore – ma manchi la volontà di risolvere davvero i problemi”.

Laurelli, intanto, ha affidato la propria frustrazione a un post sui social: “C’è tanta rabbia e delusione, c’è la consapevolezza che gli anni passano e che, forse, questa voglia matta di mettersi in gioco, di organizzare e spaccare il mondo verrà meno prima o poi. La pazienza è venuta meno da parecchio, ormai. Chiediamo scusa se abbiamo creato delle aspettative che, purtroppo, non siamo riusciti a mantenere. Però mai come in questa occasione nulla è dipeso da noi, siamo rimasti ad assistere e sperare finché si sono dimenticati che stavamo lì ad attendere. Il problema non è che non si può organizzare ‘Isernia beach and sun’, il problema è che Isernia sta morendo, la popolazione sta invecchiando (soprattutto mentalmente) e la mancanza di eventi come questo accelerano questo processo irrimediabilmente. Ci stiamo disabituando a vivere. Quando ce ne accorgeremo sarà troppo tardi”.

Foto: Beach volley a Isernia, edizione 2019 (foto Antonio Di Pilla)

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